Guida ai referendum
In sintesi la materia dei cinque quesiti referendari sulla giustizia, a cui siamo chiamati domenica 12 giugno. Con suggerimenti di voto
SCHEDA ROSSA QUESITO 1
ABOLIZIONE DEL DECRETO SEVERINO SU SOSPENSIONE, INCANDIDABILITÀ E DECADENZA PER ALCUNE CONDANNE
È la famosa norma che a suo tempo provocò la decadenza dal Parlamento di Silvio Berlusconi, che dovette rinunciare alla funzione di senatore, dopo che fu condannato in via definitiva per la compravendita di diritti televisivi. La proposta di abrogazione riguarda tutto il decreto, che in effetti ha un aspetto discutibile, quando prevede la sospensione degli amministratori locali e regionali per sentenze non definitive, spesso smentite nei gradi di giudizio successivi. Ma il SÌ abolirebbe insieme anche la decadenza dalle funzioni pubbliche e l’incandidabilità per le persone condannate in sentenze definitive.
Secondo la Versione un’eventuale vittoria del SÌ costituirebbe un segnale di IMPUNITÀ, non adeguato.
SUGGERIMENTO: NON ANDARE A VOTARE (NON RITIRARE QUESTA SCHEDA) o VOTARE NO
SCHEDA ARANCIONE QUESITO 2
LIMITAZIONE DELLA CUSTODIA CAUTELARE
È la proposta di limitazione delle misure cautelari, cioè della detenzione in carcere prima dell’inizio del processo. Restringe infatti i casi in cui il giudice dell’accusa può mettere in prigione preventivamente l’imputato. L’eventuale SÌ circoscrive le possibilità di adottare misure cautelari (obblighi di firma, arresti domiciliari, eccetera), compresa la carcerazione preventiva, la più importante di tutte, il cui eccesso è un problema reale e da tutti riconosciuto. Come hanno dimostrato numerosi casi giudiziari da Mani Pulite in poi.
Secondo la Versione un’eventuale vittoria del SÌ costituirebbe un segnale importante per limitare una tendenza giustizialista della magistratura inquirente.
SUGGERIMENTO: ANDARE A VOTARE e VOTARE SÌ
SCHEDA GIALLA QUESITO 3
SEPARAZIONE DELLE FUNZIONI TRA PM E MAGISTRATI CHE GIUDICANO
E’ certamente il referendum più importante dal punto di vista strutturale. Il SÌ risponde alle esigenze di un giudice davvero terzo rispetto ad accusa e difesa. Mentre oggi c’è sempre il rischio che pm e giudice siano da una parte e l’avvocato difensore dall’altra, dando vita ad uno squilibrio del sistema giudiziario.
Secondo la Versione un’eventuale vittoria del SÌ potrebbe costituire un primo passo importante per riportare equilibrio nel processo. Anche perché costringerebbe il Parlamento ad una riforma organica sulla materia.
SUGGERIMENTO: ANDARE A VOTARE e VOTARE SÌ
SCHEDA GRIGIA QUESITO 4
NUOVA VALUTAZIONE DEI MAGISTRATI
Nel sistema attuale, che finisce col promuovere automaticamente tutti i magistrati con giudizi estremamente favorevoli, non c’è una vera valutazione del loro operato. Il SÌ introdurrebbe invece elementi di valutazione del merito che rompano l’autoreferenzialità della categoria. Il compito della valutazione sui magistrati potrebbe infatti essere estesa anche ad avvocati e professori universitari.
Secondo la Versione un’eventuale vittoria del SÌ aprirebbe la strada ad una reale valutazione dell’operato dei magistrati, evitando automatismi burocratici e inevitabili distorsioni di una categoria segnata dalla propria autoreferenzialità.
SUGGERIMENTO: ANDARE A VOTARE e VOTARE SÌ
SCHEDA VERDE QUESITO 5
NUOVO SISTEMA ELETTORALE DEL CSM
La materia di questo quesito è di fatto l’unica di cui si è occupata la cosiddetta Riforma Cartabia che è stata approvata alla Camera e che ha cambiato il sistema elettorale del Csm. Ma si tratta di una riforma non definitiva: deve essere ancora approvata al Senato. Domenica si vota dunque lo stesso per questo referendum, proprio perché modifica una norma che non è stata ancora definitivamente cambiata dal Parlamento. L’eventuale SÌ eliminerebbe la necessità della raccolta di firme per la presentazione dei candidati togati mettendo in discussione l’attuale sistema basato sulle correnti.
Secondo la Versione un’eventuale vittoria del SÌ spingerebbe ancora di più il Senato ad approvare la Riforma Cartabia, togliendo potere alle correnti interne ai magistrati.
SUGGERIMENTO: ANDARE A VOTARE e VOTARE SÌ