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15 giorni per l'Ucraina

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15 giorni per l'Ucraina

Conto alla rovescia militare e della diplomazia per l'eventuale invasione della Russia. Covid, i contagi calano ma non crollano: nuovo CdM in vista. Don Bosco a Roma. Coincidono 4 anniversari

Alessandro Banfi
Jan 30, 2022
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15 giorni per l'Ucraina

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Che cosa c’è da trattenere nei giornali del fine settimana? Esaurito il capitolo Quirinale nella Versione che vi ho spedito stamattina (Titolo del post: La saggezza del parlamento) ecco una scelta di temi e articoli fatta per gli abbonati della Versione.

UCRAINA: I 4 SCENARI E LA MEDIAZIONE DI MONSIGNOR PEZZI

Iniziamo dall’Ucraina, sempre più all’attenzione delle cancellerie nel mondo. I tempi della diplomazia e della preparazione logistica, dopo l’iniziativa di Macron e la risposta degli Usa alla Russia, fanno coincidere la scadenza di un possibile conflitto entro i prossimi 15 giorni. Il Corriere della Sera di sabato ha messo in pagina quattro possibili scenari militari d’invasione e di manovre ai confini dell’esercito di Putin: dal più minimalista, l'annessione del Donbass, senza entrare in territorio ucraino; al più devastante, l'attacco ibrido a Kiev con la destabilizzazione del governo di Volodymyr Zelensky. Nei pdf trovate ben illustrate le quattro simulazioni su cui stanno lavorando i generali del Pentagono.

Su Repubblica di oggi Paolo Rodari intervista monsignor Paolo Pezzi, 61 anni, arcivescovo della Madre di Dio a Mosca. «Inviato da Papa Benedetto, continua con Francesco la sua presenza in una terra dove i cattolici sono una minoranza. Monsignor Pezzi, cosa pensa di quanto sta avvenendo in Ucraina? «La prima cosa che voglio dire è che sento molto forte l'angoscia dei popoli implicati. C'è tremore ed anche paura per quanto potrà avvenire. Dico anche però che occorre avere molta fiducia e nello stesso tempo fare proprio un affidamento sereno e oserei dire lieto a Dio perché anche quando il male e l'odio sembrano trionfare, questi non hanno l'ultima parola. Anche il male può sempre essere trasformato in bene». In Vaticano c'è preoccupazione. Francesco ha chiesto una giornata di preghiera per la pace. «Facciamo nostra con tutto noi stessi questa richiesta. La preghiera, se fatta con sincerità, è potente. Credo molto nella forza di una preghiera che trasformi l'angoscia in affidamento». Lo scorso aprile il presidente ucraino Volodimir Zelenskij ha detto a "Repubblica" che «la Santa Sede potrebbe essere il luogo ideale per dialogare della pace nel Donbass» con il suo omologo russo Vladimir Putin. Secondo Lei è realizzabile questo auspicio? «Anche se è una strada non facile da percorrere, l'ipotesi non è astratta».

COVID, NUOVO CDM SULL’EMERGENZA. GLI AFFARI DEI NOVAX

Pandemia, è confermato il calo dei contagi, anche se la curva non è ancora caduta in modo verticale. Sul Corriere della Sera di oggi Sarzanini e Guerzoni anticipano che cosa potrà decidere il Governo, alla vigilia di una nuova riunione. «La mascherina all'aperto sarà ancora obbligatoria mentre il green pass diventerà a scadenza illimitata per chi è vaccinato o guarito con tre dosi. Alla vigilia del nuovo consiglio dei ministri che dovrà decidere se prorogare le misure di contenimento del Covid-19 valide fino a domani, l'orientamento del governo è netto. Rimane da discutere se prorogare la chiusura delle discoteche». Comincia a comparire una data prevista di fine ondata: il 15 febbraio. Su Repubblica Raffaella Menichini riporta un’inchiesta americana sui miliardi dei No Vax. Racconta di «un giro d'affari totale di circa 36 milioni di dollari all'anno, diviso tra 22 aziende appartenenti a 12 individui. Con i suoi oltre 4 milioni di follower tra Facebook, Instagram, Youtube e Twitter e una pagina a pagamento per abbonati sul sito di autopubblicazione Substack da decine di migliaia di sottoscrittori, Joseph Mercola ha costruito un impero che impiega 159 dipendenti dagli Usa alle Filippine e che, secondo il Ccdh, da quando è iniziata la pandemia ha guadagnato oltre 7 milioni di dollari». 

FRANCIA, SCONTRO TRA LE PEN. FOTOGRAFO ABBANDONATO PER STRADA

Luana De Micco sul Fatto di sabato racconta lo scontro fra le sorelle Le Pen “una contro l’altra”: Marion versus Marine. La "minore" sarebbe infatti pronta ad appoggiare il giornalista populista Eric Zemmour. Notizia choc sempre da oltralpe: dopo nove ore di agonia in strada in pieno centro a Parigi è morto il fotografo René Robert. Caduto a terra poco dopo essere uscito di casa, intorno alle 21. Nessuno si è fermato ad aiutarlo per tutta la notte. È accaduto in un quartiere frequentato, vicino a place de la République. 

OLIMPIADI, LA VETRINA DI XI

Si avvicina l’inaugurazione delle Olimpiadi invernali di Pechino, fissata per il 4 febbraio. Nonostante il tormento dei casi di Covid, l’occasione sarà importante per il regime del Presidente Xi. Gianfranco Modolo su Repubblica mette in fila gli autocrati invitati al banchetto per l'apertura dei giochi: nella lista di invitati ci sono l’egiziano Al Sisi, il saudita Bin Salman, il serbo Vučić e il kazako Tokaev. Tutti hanno in comune gli stretti rapporti economici con la Cina.

LA CHIESA ITALIANA E LA POLITICA

Matteo Matzuzzi sul Foglio di sabato si chiede se la Chiesa italiana vada a sinistra e quali siano i suoi rapporti con la politica. Prendendo spunto dall’accennata candidatura di Andrea Riccardi da parte del “campo largo” Pd-5 Stelle-Leu nella corsa al Quirinale, Matzuzzi sostiene che «è la grande e ultima occasione del cattolicesimo democratico, che dopo l'epopea wojtyliana e l'intermezzo ratzingeriano può imprimere una svolta al destino che pareva ineluttabile». 

IL QUIRINALE, DON BOSCO E QUATTRO ANNIVERSARI

A proposito del Colle e lontano dalla corsa politica, bell’articolo di Antonio Dipollina sullo speciale Viaggio nella Grande Bellezza - Speciale Quirinale. Lo speciale andato in onda in prima serata su Canale 5 (condotto da Cesare Bocci, con Cesara Buonamici e firmato da Raffaella Soleri e dal sottoscritto) era centrato sulla storia e sulla bellezza del Palazzo ai tempi di Sergio Mattarella. È andato molto bene come ascolti, propedeutico al bis.

Antonio Socci mette insieme quattro ricorrenze e quattro grandi personalità: don Giussani, Pasolini e gli scrittori Proust e Verga in un articolo per Libero. Scrive: «Il centenario di don Luigi Giussani - nato il 15 ottobre del 1922- accomuna quest' anno il fondatore di Comunione e Liberazione a personalità apparentemente a lui lontane. Infatti in quel 1922 nacque anche, il 5 marzo, Pier Paolo Pasolini. Inoltre morirono Giovanni Verga, il 27 gennaio, e Marcel Proust, il 18 novembre. In realtà qualcosa di profondo li unisce, una stessa intuizione della modernità che ha a che fare con la fine della cristianità». 

Domani è la festa di San Giovanni Bosco, personaggio straordinario della nostra storia. Lo ha ricordato anche papa Francesco questa mattina all'Angelus. Articolo da leggere di Paolo Mattei sull’Osservatore Romano a proposito del rapporto fra il grande prete piemontese e Roma. Lo potete leggere qui:

Don Bosco a Roma per L’Osservatore Romano

Ecco allora il link per leggere gli articoli di sabato 29 gennaio:

https://www.dropbox.com/s/bhg38sros0fntsa/Articoli%20la%20Versione%20del%2029%20gennaio.pdf?dl=0

E quello per leggere gli articoli di oggi domenica 30 gennaio:

https://www.dropbox.com/s/3s21ow7x4mchq27/Articoli%20La%20Versione%20del%2030%20gennaio.pdf?dl=0

Ci vediamo domani mattina sempre verso le 8. Vi anticipo che da martedì sarà disponibile la terza puntata del nuovo podcast realizzato in collaborazione con la Fondazione De Gasperi e il Corriere della Sera Le Figlie della Repubblica. Qui il link della seconda puntata con Serena Andreotti:

https://www.spreaker.com/user/15800968/serena-andreotti

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