2023, in smart e mascherine

Inizia un nuovo anno con l'allarme sul virus. Putin e Xi si fanno gli auguri ma il primo chiede armi e il secondo pace. Ratzinger stazionario. Quirico: gli autocrati usano i migranti. Napoli in piazza

Un’avvertenza iniziale: la Versione di Banfi nei giorni delle Feste natalizie ha una forma diversa dal solito, leggermente più agile. Abbiamo infatti voluto continuare ad essere presenti con la stessa cadenza di uscita dei giornali quotidiani, ma con un approccio più rilassato. Alla fine di questa introduzione, della Foto del Giorno e dei titoli dei quotidiani, trovate direttamente il link degli articoli scelti in pdf. Come sempre, non tutti gli articoli riportati integralmente saranno citati, ma sono comunque quelli ritenuti i più importanti della giornata. Buona lettura e buone feste.

“Il virus è imprevedibile”. Fine d’anno e inizio del 2023 sono segnati da nuove preoccupazioni sulla pandemia. Una circolare del governo mette in guardia da possibili rischi imminenti. Il ritorno all’uso delle mascherine e allo smart working vanno messi in conto. È ovvio e anche giusto che ci sia una continuità di azione fra Speranza e Schillaci. Semmai la contraddizione c’è con i proclami, un po’ propagandistici, sulla fine dell’emergenza e il rientro al lavoro del personale No Vax delle scorse settimane. Ha ragione comunque Alessandro Sallusti quando scrive su Libero stamane: lasciamo alle tifoserie social le divisioni su questi temi, non ne facciamo terreno di scontro politico. Tanto più che ora Francia e Gran Bretagna ci vengono dietro nel chiedere il tampone obbligatorio a chi arriva dalla Cina. La sostanza per ora non è allarmante: i cinesi sono colpiti dalla variante Omicron, che da noi è già circolata moltissimo negli scorsi mesi. “Gryphon” e le altre sotto varianti hanno una diffusione molto marginale. Da noi per ora le cifre ufficiali danno il contagio ancora in calo. Anche se per feste e veglioni, l’appello del governo ai cittadini è di tenere un “comportamento responsabile”.   

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