Addio a Ratzinger, papa mozartiano
Muore Benedetto XVI. I giornali si dividono fra chi lo giudica conservatore e chi innovatore. La sua ansia di rinnovamento ha cambiato tutto. Da oggi l'omaggio dei fedeli in san Pietro
Versione diversa dal solito oggi, in gran parte dedicata alla morte di Joseph Ratzinger. Il papa emerito Benedetto XVI è morto sabato mattina alle 9 e 34. Aveva 95 anni. Dalle 7 di questa mattina il suo corpo è nella basilica di San Pietro per il saluto dei fedeli fino alle 19. E così accadrà domani e dopodomani. Giovedì alle 9,30 papa Francesco celebrerà i funerali in piazza san Pietro. La sala stampa della Santa Sede ha diffuso il suo testamento spirituale. Lo trovate qui. È un testo scritto all’inizio del suo pontificato e dice molto della straordinaria personalità di Ratzinger. Oggi i giornali lo ricordano e lo celebrano in modo eccezionale. Con pagine e pagine di ricostruzioni e commenti, il che dà il senso dell’importanza della sua personalità. Qui riportiamo alcune segnalazioni.
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CONSERVATORE O INNOVATORE?
Fatalmente la chiave su cui si dividono i giornali è banale e la potremmo racchiudere in una domanda: Ratzinger fu un innovatore o un conservatore? Il Giornale, da destra, rivendica a 9 colonne: Era il nostro Papa. Mentre La Repubblica titola: L’ultimo conservatore. Il Mattino invece scrive: Il Papa innovatore. La Verità, sempre in chiave di appropriazione, spara: Benedetto Ratzinger. Il Corriere della Sera: L’addio a Benedetto. Ha cambiato la Chiesa. A leggere poi quello che i giornali scrivono davvero negli articoli, non limitandosi ai titoli, si scopre che con tutta evidenza sono vere entrambe le cose: in alcuni aspetti Joseph Ratzinger ha tenuto ferma la dottrina della Chiesa. Ma il suo pontificato fu dominato dall’ansia di rinnovamento tanto da portarlo a gesti estremi come nella lotta contro la pedofilia e fino alle sue clamorose dimissioni.
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