Ansia di pace
Nel ricordo di don Tonino Bello, morto 30 anni fa: il Mean a Strasburgo, la staffetta di Cacciari-Santoro. Gasparri lima l'emendamento anti migranti. Siamo 8 miliardi, ma non troppi. India prima
La buona notizia è che Pechino apre ad un’eventuale iniziativa di pace dell’Europa. Sono segnali di fumo della diplomazia, ma certo non va dimenticato che pochi giorni fa Emmanuel Macron era nella capitale cinese e che alcuni “sherpa” stanno lavorando all’Eliseo per stendere una proposta di cessate-il-fuoco che possa essere accettata da Kiev e da Mosca. La cattiva notizia è che, oltre al Mediterraneo, anche il Mare del Nord vede la presenza di molte imbarcazioni russe. Secondo un’inchiesta delle tv pubbliche scandinave (intitolata “Guerra ombra”), i russi userebbero pescherecci e imbarcazioni civili per attività di spionaggio. I giornalisti temono che ci potrebbe essere anche una rappresaglia russa dopo il sabotaggio del gasdotto Nord Stream dello scorso settembre. Anche se finora il sabotaggio non è stato ufficialmente attribuito agli ucraini o agli americani (come pure suggerito da rivelazioni giornalistiche). Ma l’ansia di pace bussa alle porte dei potenti. È stata un successo l’iniziativa dei pacifisti del Mean che hanno rilanciato a Strasburgo la costituzione di Corpi Civili di pace dialogando con i parlamentari europei. Proprio oggi si ricorda don Tonino Bello, a trent’anni dalla sua morte, e la sua profezia di pace, concretizzatasi con il pellegrinaggio a Sarajevo, sotto le bombe. Ieri Michele Santoro ha annunciato una “staffetta” pacifista da Nord a Sud per domenica 7 maggio. Massimo Cacciari sul Fatto torna a sottolineare la responsabilità dell’Europa per fermare la guerra.
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