Apocalisse in Spagna
Nella regione di Valencia un uragano fa 95 morti, 120 mila sfollati. In poche ore cade l'acqua di un anno. Meloni contro i giudici. Sciopero di Cgil e Uil contro la manovra. Istat: l'Italia non cresce
Un fenomeno naturale senza precedenti e con conseguenze catastrofiche si è abbattuto sulla Spagna, in particolare nella regione di Valencia. Il bilancio delle vittime, che continua a salire, è ancora provvisorio. Il governo spagnolo ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. Oltre 95 i morti, tra cui diversi bambini, decine i dispersi, centinaia le persone intrappolate dall’acqua. Oltre 120 mila persone sfollate. Secondo gli esperti le violente alluvioni che stanno colpendo la Spagna, soprattutto a Sud e a Est del Paese, fanno parte dello stesso fenomeno che nelle scorse settimane ha colpito il Nord Italia, e che ora si è spostato più a Ovest. “Si tratta di una circolazione depressionaria che abbiamo già vissuto sul nostro territorio”, ha detto all’Ansa Gianni Messeri, meteorologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Regione Toscana. Mario Tozzi sulla Stampa ha spiegato: “Non assistiamo più a fiumi in piena ma a ondate di fango grandi come regioni”. Il maggior contenuto energetico rispetto alle perturbazioni del passato spiegherebbe il fatto che in sole otto ore sia caduta, a Valencia, la stessa quantità d'acqua che, normalmente, cadeva in dodici mesi. La tragedia spagnola colpisce un’Europa che sembra aver messo in secondo piano, negli ultimi mesi e nei progetti della nuova Commissione, la riduzione delle emissioni e la svolta green.
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