Attacco nel cielo di Mosca
Droni esplodono sopra il Cremlino. Mosca accusa Kiev ma Zelensky nega. Sale la tensione. La Ue permette l'uso del Pnrr per le armi. Schlein e Landini contro Meloni. Cresce l'occupazione
Un attacco nel cuore di Mosca, proprio nella settimana della consueta sfilata sulla Piazza Rossa. Nel cielo del Cremlino (lo mostra un video diffuso sui social) si vedono due esplosioni. Secondo l’agenzia russa Ria Novosti si sarebbe trattato di un attacco di droni ucraini, sventato dalla contraerea, nella notte fra il 2 e il 3 maggio. Kiev da parte sua ha fermamente negato l’incursione profonda nel territorio russo, ma è molto difficile, nella propaganda delle accuse reciproche, capire quale sia la verità. I commentatori oggi formulano diverse ipotesi: il principale sospettato è il generale ucraino che si occupa delle azioni coperte oltre confine. Anna Zafesova sulla Stampa avanza però anche l’ipotesi di una lotta interna al Cremlino. Uno scenario in cui il colpo militare sarebbe servito per fare pressione su Vladimir Putin, per forzarlo a mosse più drastiche, col fine di chiudere “l’operazione militare speciale”. Comunque la si pensi, il risultato è quello di un aumento vertiginoso della tensione internazionale: in questo senso non si sbaglia a ipotizzare che dietro l’attacco ci possano essere i falchi, coloro che comunque sono per alimentare e allargare il conflitto. A Kiev o a Mosca. Intanto a Bruxelles (pare una notizia di Lercio, la testata parodia dei giornali di gossip) è stata varata una legge europea sul rifornimento di munizioni che permette agli Stati europei di spendere i soldi del Pnrr per la corsa agli armamenti. Next Generation WAR? Il cardinal Parolin conferma la missione di pace vaticana e si dice stupito che sia stata negata dalle parti.
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