Atti non promesse
Al via la nuova legge di bilancio. Finisce il balletto di proposte da Fi e Lega. Meloni: "Ci vuole serietà". Ucraina, nuovo allarme sulla centrale. Si chiude la Cop27. Il Papa ad Asti nella sua terra
Oggi si dovrebbe chiudere sulla nuova legge di bilancio. Cala il sipario sui fuochi d’artificio delle promesse avanzate soprattutto dagli alleati e soprattutto sui giornali. La premier e il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti non hanno intenzione di accettare tutte le proposte degli alleati. Tommaso Ciriaco nel retroscena su Repubblica riporta questa battuta di Giorgia Meloni: “Non ho promesso prima delle elezioni, non lo faccio adesso”. È una risposta neanche troppo indiretta alle continue indiscrezioni fatte arrivare alla stampa. La notizia di un taglio dell’Iva sui beni di prima necessità, come pane e latte, rischia di diventare un incidente politico e di comunicazione. Ieri c’è stato un altro balletto sulla proposta leghista di un bonus per il matrimonio in chiesa. Ma poi è stato precisato che sarebbe un bonus per chiunque si sposasse, anche civilmente. La vera questione politica è riassumibile in due domande: quanto si toglie e come al Reddito di cittadinanza? Ed i miliardi ricavati da quel taglio dove vanno? I margini di azione infatti sono alquanto ristretti, se si conta che la manovra dovrebbe comunque aggirarsi sui 30 miliardi e che 21 sono già destinati al caro bollette. Il dilemma politico è che domani la Lega dovrebbe dover rispondere del fallimento dei proclami sulle pensioni. E Forza Italia di quelli sui tagli alle tasse. Vedremo.
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