Autonomia limitata
La Corte ammette la costituzionalità dell'autonomia ma con sette limitazioni: gli aspetti "illegittimi" andranno rivisti dal Parlamento. Per Ursula crisi strisciante: Ue nel caos. Domani la Colletta
La Corte costituzionale, dopo due giorni di camera di consiglio, ha accolto parzialmente i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) che avevano impugnato la legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Considerando “illegittime” alcune specifiche disposizioni, che dovrebbero essere almeno sette. Il padre della legge, il ministro Roberto Calderoli, è però soddisfatto perché i giudici hanno ritenuto “non fondata” la questione di costituzionalità dell’intera legge e dice al Corriere che questa è una “rivoluzione copernicana”. Non è ancora chiaro (la notizia è stata data da un comunicato ma non si conosce ancora il testo della sentenza) se il referendum venga in questo modo superato oppure no. È chiarissimo però che la Consulta chiede al Parlamento di intervenire sui punti toccati per colmare i vuoti creati dalle sue decisioni. Per le opposizioni la legge è stata sostanzialmente resa “uno zombie”, come dice Michele Ainis al Fatto, “demolita” nei punti chiave del suo impianto. Pochissimi i commenti da Fratelli d’Italia e Forza Italia.
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