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Bombe contro la tregua

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Fissato l'inizio del negoziato su Gaza per il 15 agosto, Israele bombarda una scuola nella Striscia: 70 morti. Mosca usa la superbomba. Oggi finiscono le Olimpiadi, successo francese. Auguri a Chiara

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Alessandro Banfi
ago 11, 2024
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Il giorno dell’inizio delle trattative per il Medio Oriente era stato fissato da qualche ora e reso ufficiale: si comincia il 15 agosto. Eppure un bombardamento israeliano ha colpito e distrutto, provocando un vasto incendio, una scuola a due piani nella Striscia di Gaza. Secondo fonti ospedaliere palestinesi, confermate dalla Protezione Civile, le vittime sarebbero fra 70 e 80. Secondo Israele invece i numeri sarebbero gonfiati apposta e i morti sarebbero solo una ventina. Per di più secondo l’Esercito israeliano miliziani di Hamas che si erano nascosti nell’edificio scolastico. Le reazioni internazionali hanno però ancora una volta isolato il governo di Benjamin Netanyahu, almeno a parole. Dura la condanna dell’Unione Europea con Josep Borrell e molto critica è suonata anche la presa di posizione del nostro Ministro degli Esteri Antonio Tajani su X: “È assolutamente inaccettabile il bombardamento di una scuola a Gaza che ha provocato tante vittime innocenti. Chiediamo ad Israele il rispetto del diritto umanitario. È per proteggere i civili che chiediamo l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas”. Non è certo la prima volta che alla vigilia di una concreta occasione di dialogo piovono bombe israeliane. È già successo anche dal 7 ottobre: basti pensare che il capo di Hamas, ucciso a Teheran, era il più moderato e aperto alla trattativa.

A proposito, anche sul fronte russo-ucraino c’è da registrare un terribile inasprimento del conflitto: Mosca ha annunciato di aver usato una super bomba “termobarica” contro i “mercenari di Kiev” che hanno invaso (e proseguono l’avanzata) nella regione russa di Kursk. Solo dieci giorni fa, dopo il viaggio del Ministro degli esteri ucraino in Cina, sembrava più probabile l’apertura di un dialogo e invece agosto, anche questo è un ricorso storico, ha portato un nuovo scenario di guerra. L’annuncio di uno spiraglio di pace possibile scatena sempre la guerra?

Papa Francesco, non a caso stamattina all’Angelus, ha ricordato l’anniversario delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki, invocando la pace per il Medio Oriente, l’Ucraina, il Myanmar e per tutte le altre situazioni di conflitto.  

In Italia la polemica politica sull’attacco ucraino sembra rientrata: Giorgia Meloni ha avuto un lungo colloquio telefonico con il Ministro della Difesa Guido Crosetto, critico in un primo tempo nei confronti dell’azione di Kiev. Il terreno è delicato perché l’Italia non vuole dare l’impressione di non sostenere gli ucraini. Allo stesso tempo, i maldipancia all’interno di maggioranza (e anche opposizione) non mancano.

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