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Brics, l'altra metà del mondo
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Brics, l'altra metà del mondo

Riunione storica in Sudafrica: il gruppo si allarga. Putin piange Prigozhin, ma resta il giallo. Mattarella chiude il Meeting. Trump si consegna in Georgia. Accordo possibile sul patto di stabilità

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Alessandro Banfi
ago 25, 2023
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Il giallo di Evgenij Prigozhin non è finito con la sua morte. Intanto perché c’è chi sostiene che non sia reale, ipotizzando una sparizione studiata a tavolino. Ma soprattutto perché sono molti gli interrogativi ancora rimasti aperti. Vladimir Putin ha voluto ricordarlo e le sue frasi sono ora soppesate da commentatori e analisti. Resta lo scenario di un feroce capo militare che si è ribellato a Mosca e che, due mesi dopo, finisce la sua avventura di mercenario nel modo più tragico. Che cosa accadrà ora alla Wagner? Domenico Quirico sulla Stampa sostiene che a Putin servirà ancora, non solo per l’Ucraina e non solo solo per l’Africa. Nessuno sa bene che cosa faranno i miliziani e dove si piazzeranno. Giuliano Ferrara sul Foglio dipinge un ritratto dello Zar, dittatore “vendicativo e surreale”.

Il destino ha voluto che l’addio a Prigozhin sia coinciso temporalmente con la conclusione del vertice di Johannesburg di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. Vertice a cui hanno partecipato altri 43 Paesi. Il Manifesto che, come spesso capita, oggi ha il titolo più azzeccato sulla faccenda (Cose dell’altro mondo) ci ricorda che il termine Brics è stato inventato dal capo economista di Goldman Sachs, non certo da un contestatore del turbo capitalismo. È l’acronimo inglese dei Paesi del club, che casualmente suona come la parola inglese “bricks”, mattoni. Il vertice di Johannesburg, conclusosi ieri, segna un momento storico: il gruppo si allarga ora ad altri sei Paesi, compresi Iran e Arabia Saudita, fra essi quattro grandi produttori di petrolio. Il Sud globale ha uno strumento in più per dire la sua nel mondo. E, come ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi: «L’espansione dimostra che l’approccio unilaterale è sulla via del declino».

Ultime battute del Meeting di Rimini, giunto oggi all’ultimo giorno. In Fiera arriverà Sergio Mattarella e nel pomeriggio ci sarà una tavola rotonda dedicata ad Aldo Moro. Degli incontri di ieri mi permetto di segnalare il dialogo fra il cardinal Josè Tolentino de Mendonça, a capo del Dicastero vaticano per la cultura, e lo scrittore Daniele Mencarelli, che ho avuto l’onore di moderare: la registrazione dell’incontro è qui su youtube. Il bel ricordo di don Lorenzo Milani con Eraldo Affinati, monsignor Giovanni Paccosi, vescovo di San Miniato, e Agostino Burberi, Presidente Fondazione Don Lorenzo Milani. Con il video qui. Molto interessante anche l’incontro su Tolkien con don Paolo Prosperi e il latinista di Oxford Beppe Pezzini. Che potete ascoltare qui.

Qui invece la consueta rassegna con i principali articoli su Rimini, divisi per giornate:

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