Cifre "mostruose e inquietanti"
Cantone all'Antimafia: scaricati 33mila file. Nuova indagine a Roma. Schlein: in Abruzzo vinciamo. Donne al Quirinale e in corteo per l'8 marzo. Italia contesa fra Mosca e Kiev. Il Papa sugli abusi
L’audizione di Raffaele Cantone all’Antimafia ha aumentato l’allarme. Il numero dei file scaricati dalle banche dati della Dna è molto più alto di quello che si immaginava: 33 mila 528. Il dato dà la proporzione ad una vicenda, che a questo punto non può essere ridotta ai comportamenti di un singolo finanziere spregiudicato, che cede documenti e informazioni, in modo illegale, ai giornalisti che glieli chiedono. «Non tutti illeciti», precisa Cantone riferendosi ai file. Ma, ammette, sono comunque cifre «mostruose e inquietanti» che pongono altri interrogativi. Primo fra tutti : «Che fine hanno fatto gli atti prelevati?». Seconda questione: «Quante di queste informazioni possono essere utili anche ai servizi segreti stranieri o soggetti che non operano in Italia?». A conferma che la vicenda potrebbe assumere contorni ancora più seri, arriva la notizia che la Procura di Roma avrebbe aperto una nuova pista di indagine: al centro dell’interesse un nuovo “canale parallelo”, diverso dal tenente della Guardia di Finanza Pasquale Striano, che divulgava Sos (Segnalazioni di Operazioni Sospette) ad altri giornali e altri giornalisti. Giornali e giornalisti che spesso appaiono reticenti nello spiegare ai propri lettori tanti comportamenti consolidati nel percorre scorciatoie che portino all’esclusiva o allo scoop.
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