Coerenti, ma non troppo

Scontro tra governo e Bankitalia. Che rivendicano coerenza su Pos, Reddito e fisco. Ma troppa rigidità non serve. Kiev colpisce in Russia. Putin inaugura il Ponte. In Iran polizia morale al suo posto

Scontro tra la Banca d’Italia e il governo Meloni. Fabrizio Balassone, capo del Servizio struttura economica della nostra banca centrale, ha criticato in modo severo, in audizione, la legge di Bilancio, suscitando una reazione altrettanto dura del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, che ha ricordato gli interessi privati delle banche. In serata Palazzo Chigi ha dovuto precisare che si continua a rispettare l’autonomia di Banca d’Italia ma ha rivendicato le proprie coerenti scelte politiche. Certo che le decisioni su Pos, limite ai contanti, Reddito di cittadinanza, flat tax e pace fiscale non possono allo stesso modo essere condivise da via Nazionale, che ha sempre sostenuto l’utilità di norme, che adesso vengono cambiate, nella lotta all’evasione e all’elusione. Dunque coerente il governo, ma è anche coerente Banca d’Italia, nel mantenere la sua posizione. Resta il fatto che in mezzo a tante questioni, l’economia italiana va meglio di quanto tutti si aspettassero. Ne parla oggi Giuliano Ferrara sul Foglio, che nota come tutto sommato anche la politica sia sempre riuscita a contenere le pulsioni peggiori. E in certo senso anche la prima Finanziaria di Meloni rispetta questa tradizione: concede infatti le riforme chieste dal suo elettorato, ma con una certa misura. Coerenti sì, ma non troppo.

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