Da un estremo all'altro
25 aprile, Pnrr, migranti: temi su cui manca misura ed equilibrio. Scontro Germania-Russia. Qual è l'orizzonte della Nato? Il Sudan è in piena guerra civile. Natalità, sgravi fiscali e pillola gratis
Da una elezione all’altra, la democrazia può essere talvolta interpretata come un pendolo, dove si passa da una posizione estrema al suo opposto, spesso perdendo di vista il necessario equilibrio, la necessaria sobrietà. Discorso applicabile al 25 aprile, con l’inevitabile e deprimente discussione sul Fascismo. Basterebbe ricordare al presidente del Senato che in tutta la vicenda dell’Italia unita, l’unico momento storico in cui è stata soppressa la libertà di stampa e istituito il carcere per i giornalisti, in cui è stata abolita la libertà d’opinione, è stato quello cominciato con le leggi fascistissime del 1925-26. Anche i giornalisti di destra, anche quelli fascistissimi di oggi, dovrebbero saperlo e ricordarselo. Discorso applicabile anche alla discussione sul Pnrr, dove col tempo si vede chiaramente che la faciloneria e l’approssimazione dei governi Conte I e Conte II sono ora altrettanti nodi che vengono al pettine: sono stati chiesti troppi soldi su progetti poco pensati. Alcuni fatalmente già bocciati dall’Europa. Discorso applicabile anche al tema terribile dei migranti, dove i disastri del Conte I trovano continuità col governo Salvini-Meloni, che osteggia illegalmente le Ong e i diritti umani, preoccupando l’Onu. E tuttavia la democrazia è ancora il meglio che c’è: se non vogliamo andare in Libia, in Tunisia (uno scandalo l’arresto dell’oppositore politico Ghannouchi), o in Afghanistan. Per non parlare del Sudan, in preda alla guerra civile (tracimata da quella ucraina, come sostiene Domenico Quirico). Sono tutti Paesi dai quali si scappa, anche a rischio di morire.
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