Darya, la donna della bomba
Secondo Mosca, la Trepova confessa ma il video è tagliato. Resta il mistero. Wagner smentita su Bakhmut. Pnrr, scontro Meloni-Lega sui fondi. Nota del Colle. Oggi Trump compare in Tribunale
La guerra in Ucraina è segnata da mesi da strani attentati in Russia (primo fra tutti la morte della figlia di Aleksandr Dugin) e anche altrove (come il sabotaggio al gasdotto Nord Stream). È la guerra sporca dei servizi e degli infiltrati, dove è difficile, o quasi impossibile, capire le responsabilità e i fini. Una partita a scacchi di ardua interpretazione, anche più della già complicata contesa sul terreno bellico. Ieri Mosca ha mostrato al mondo un video dove la giovane pietroburghese Darya Trepova ha confessato di aver consegnato lei, durante un evento pubblico, il premio all’attivista nazionalista Vladlen Tatarsky. Nel premio insieme alla statuetta c’erano 200 grammi di Tnt che lo hanno ucciso. Dall’estero, dove è riparato, il marito della Trepova sostiene che lei è stata ingannata e in effetti il video russo, che mostra due frasi della donna, sembra interrotto. Restano dunque molti dubbi su questo attentato. Due le ipotesi: o si è trattato di un attacco ucraino di sabotaggio oltre confine (non sarebbe il primo) oppure di un regolamento di conti interno, che coinvolgerebbe lo scontro con la Wagner di Evgenij Prigozhin, l'ex-"cuoco" di Vladimir Putin diventato un miliardario oligarca. A proposito di Wagner, sempre ieri Prigozhin ha annunciato la presa di Bakhmut, ancora smentita dagli ucraini.
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