La Versione di Banfi

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Delirious Milano

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Sei arresti e 21 indagati, fra cui il sindaco Sala, per la nuova inchiesta della Procura sull'edilizia e i grattacieli della città. Israele bombarda Damasco a difesa dei drusi. Nuovo bilancio della Ue

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Alessandro Banfi
lug 17, 2025
∙ A pagamento
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Uno dei più bei libri sui grattacieli di Manhattan è dell’architetto Rem Koolhaas e si intitola Delirious New York. Le ultime ore ci propongono un Delirious Milano. I giornali sono infatti tutti concentrati sulla nuova inchiesta della Procura sull’urbanistica nella città, che ha nel mirino proprio la Milano dei grattacieli. A leggere stamane il Corriere della Sera, La Repubblica e La Stampa anche il sindaco Beppe Sala sarebbe personalmente indagato nell'ambito dell’inchiesta penale per la quale i Pm hanno chiesto ieri sei arresti per altrettante persone e in cui sono indagati in 21. Le ipotesi di reato ipotizzate per Sala sono false dichiarazioni su qualità proprie o di altre persone relativamente alla nomina del presidente della Commissione per il paesaggio del Comune, Giuseppe Marinoni, e di induzione indebita a dare o a promettere utilità intorno al progetto del cosiddetto Pirellino dell’architetto Stefano Boeri e dell'imprenditore Manfredi Catella, presidente del gruppo Coima. Boeri è indagato, per Catella è stato chiesto l’arresto, così come per Giancarlo Tancredi, assessore all’Urbanistica del Comune. Al centro delle accuse dei Pm ci sarebbe il presunto condizionamento della Commissione paesaggio che dopo una prima opposizione avrebbe dato il via libera al progetto di Boeri e Catella, sponsorizzato dall’assessore. Le varie cronache riportano abbondantemente messaggi whatsapp fra i vari protagonisti della vicenda. Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, pur essendo politicamente all’opposizione della giunta Sala, scrive un commento in cui critica «uno dei più bizzarri teoremi assunti a reato che abbia mai sentito, quello di “incontrollata espansione edilizia”. Che vuol dire? Possibile che tutto quel ben di Dio architettonico e ingegneristico che è stato costruito negli ultimi due decenni e che ha proiettato Milano nel gotha delle capitali del mondo, sottraendola a un triste declino, sia venuto su in modo “incontrollato” e quindi criminale? A me questi sembrano matti, criminale è accostare ciò che è avvenuto a Milano alle speculazioni degli spregiudicati palazzinari degli anni ’60 e ’70 o al sacco di Palermo fatto dall’allora sindaco Ciancimino, che aveva per socio la mafia». Anche Il Foglio, con Ermes Antonucci, contesta lo schema di accusa dei Pm. Carlo Nordio fa notare, in un paio di interviste, che grazie alla sua riforma, gli imputati non sono in galera.

Problematico anche Piero Bassetti, 97 anni, primo storico presidente della Regione Lombardia. Dice a Repubblica: «Mettiamola così: c'è una dialettica molto complicata tra interessi nuovi e quelle normative arretrate di cui dicevo. Milano vuol dire grattacieli, affollamento abitativo, affitti brevi, nuovi lavori e nuovi lavoratori – che sono interessi nuovi. La normativa, già vecchia ai tempi di Tangentopoli, funzionava perché indegnamente lubrificata dalla corruzione. Ora sbatte contro le tempistiche e l’organizzazione delle imprese di costruzioni». Lega e 5 Stelle chiedono intanto le dimissioni di Sala, già in scadenza.

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