Dialogo coi popoli
Bilancio del viaggio papale in Mongolia: la pace pensando alle persone e alle culture. Non ai potenti. Non c'è accordo a Sochi fra Putin ed Erdogan. Amato si spiega. Renzi si candida con Il Centro
Le conferenze stampa di papa Francesco sui voli di ritorno dai viaggi apostolici riservano sempre grandi sorprese. Basti pensare a quel: “Chi sono io per giudicare?” sull’omosessualità. Ieri sono state molte le frasi notevoli pronunciate da Bergoglio. Qui avete la trascrizione integrale della chiacchierata con i giornalisti pubblicata da Vatican News, con tutte le domande e tutte le risposte rivolte a Francesco. In esse è rintracciabile la filosofia di questo particolare viaggio nel profondo Oriente: chilometri e chilometri percorsi per incontrare un “piccolo gregge” di poche migliaia di cristiani. Sullo sfondo i rapporti con la Cina e con la Russia, in un momento drammatico della storia umana, condizionata da guerre, catastrofi naturali e pandemie. Papa Francesco si è rivolto al popolo russo e al popolo cinese, appellandosi alla loro storia e alla loro cultura, con grande rispetto ma con lo spirito di dialogo e di pace. Sembrano piccoli passi controcorrente rispetto a come i Grandi della Terra pretenderebbero di definire il corso della storia, col loro potere. Ma il metodo del Papa, mai come ora, appare evangelico, attento alle piccole cose, senza mai ignorare le grandi. Mercoledì, nell’udienza generale, il Papa darà la sua interpretazione finale a questo pellegrinaggio storico dall’altra parte del mondo, in visita ad un piccolo gregge di cattolici guidato dal Cardinale più giovane del pianeta, devoti ad una statua della Madonna recuperata da una discarica. Proponiamo qui, per l’ultima volta, il link a tutte le immagini e i discorsi di questa visita.
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: