Dov’è la vittoria?
Von der Leyen: "Vogliamo che l'Ucraina vinca questa guerra". Ma qual è l'obiettivo finale? La Ue rinvia il sesto round di sanzioni. La Fed vara la stretta monetaria. Allarme fame nel mondo
Molti Paesi europei non ne possono più delle sanzioni contro Mosca: anche perché sul tema energetico non è così facile rinunciare ad una fonte sicura in mancanza di alternative. La questione del sesto (sesto!) pacchetto di sanzioni sul tavolo europeo è infatti l’embargo totale del petrolio russo. Tanto più che, nonostante previsioni e auspici, le misure economiche non sembrano avere spinto finora Vladimir Putin a cambiare atteggiamento. In compenso l’allarme mondiale sull’inflazione (ieri la Fed ha aumentato i tassi d’interesse in Usa, nella peggiore stretta monetaria degli ultimi 20 anni) e soprattutto la terribile situazione di carestia e di fame in Africa stanno descrivendo conseguenze economiche globali del conflitto molto pesanti per tutti. Vedremo oggi se l’iniziativa francese potrà riportare ad una certa unità di intenti i 27 Paesi dell’Unione. Certo che se ci fosse anche solo la metà della pressione politica esercitata per le sanzioni a favore di una trattativa, l’Europa guadagnerebbe prestigio e dignità.
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