Due scivoloni per Giorgia ed Elly
Giornata storta per il governo: va sotto alla Camera sul Def per 6 voti mentre Meloni è a Londra. Gaffe anche della leader pd che parla a Vogue. Il Papa da oggi in Ungheria. La Ue in pressing sul Mes
Giornata nera ieri per le due leader: Giorgia Meloni ha subìto il primo rovescio del suo governo in Parlamento, mentre era in visita a Londra. Elly Schlein esce malconcia dalla prima intervista da segretaria del Pd, per di più alla vigilia del Primo Maggio, concessa alla rivista di moda Vogue: scelta che ci si sarebbe aspettata da una star del cinema, più che da una leader politica. Si tratta di due scivoloni, rimediabili, ma che in modo diverso colpiscono l’immagine, cui pure tanto tengono entrambe. L’incidente della maggioranza, che è andata “sotto” in un voto sull’approvazione del Def, il documento di economia e finanza, è stato commentato così dal ministro Giancarlo Giorgetti: “Non si rendono conto”. È una brutta storia di sottovalutazione parlamentare, condizionata dai due ponti fra 25 aprile e primo maggio. Alla maggioranza sono mancati 45 voti, di cui solo 20 con reale giustificazione. Tutti adesso tendono a dire che è stato un incidente tecnico, rimediabile, ma Francesco Verderami sul Corriere sostiene che c’è anche chi ha voluto dare una “piccola lezione” alla premier.
La vicenda ha guastato la visita a Londra di Giorgia Meloni, che è stata a Downing Street, ospite del premier inglese Rishi Sunak. Positivo il memorandum firmato dai due, mentre è obiettivamente inquietante quanto ha affermato il presidente del Consiglio italiano sui migranti, quando ha detto di condividere la linea degli inglesi su questa materia. Com’è noto, il governo di Londra è accusato dall’Onu e da molte associazioni umanitarie perché non riconosce il diritto d’asilo e deporta gli aventi diritto in Ruanda. Angelo Picariello su Avvenire scrive che Meloni avrebbe detto: “Io da tempo propongo che si aprano degli hotspot in Nord Africa”.
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