Fermare l'orrore, fermare la guerra
Per rispondere agli orrori di Bucha va stoppato il conflitto. Biden vuole processare Putin. L'Europa è divisa su nuove sanzioni. Mosca vuole "de-ucrainizzare" l'Ucraina? Zelensky rifiutò l'accordo
La stampa internazionale, tv, fotografi e giornalisti, è a Bucha. Sul luogo dell’orrore. Le foto, i video, le testimonianze, molto crude, si riversano sull’opinione pubblica mondiale. Documentano le atrocità dei reparti russi che si sono ritirati appena quattro giorni fa. Per la prima volta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esce dal suo bunker nascosto e cammina per le strade del sobborgo di Kiev. Ringrazia i sopravvissuti, i cui racconti sconvolgono il mondo. L’esercito ucraino sostiene di aver trovato in città una camera di tortura usata dai soldati russi. I satelliti hanno rilevato l’esistenza di fosse comuni. Oggi il consiglio di sicurezza dell’Onu discuterà della vicenda. I russi continuano a parlare di “messinscena”, come ha fatto il ministro degli Esteri Sergej Lavrov. Ma il presidente americano Joe Biden ha chiesto che Putin sia “processato” per i crimini di guerra. Commenta Mattia Ferraresi sul Domani: «Quando ha definito Putin un “macellaio” si è detto che era caduto in uno dei suoi tipici eccessi verbali; le immagini dei cadaveri di Bucha testimoniano che non era così». Difficile oggi ipotizzare un ritorno al tavolo delle trattative. Anche perché la Germania ha espulso in queste ore quaranta diplomatici russi, la Francia trenta.
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