“Fermatevi prima”
In un verso di Primo Levi l'appello di pace. Via Crucis al Colosseo con meditazioni di famiglie russe e ucraine. Offensiva russa nel Donbass. Fallita la missione del cancelliere austriaco a Mosca
È iniziata la Settimana santa, quella di Pasqua. Per i cristiani si tratta della festa più importante dell’anno. Le chiese orientali l’hanno ribattezzata la Grande Settimana. Per una terribile e fatale coincidenza, è ora annunciata come la settimana decisiva per questa guerra (ma molte le settimane in questo conflitto sembravano decisive e finali). I testi della Via Crucis al Colosseo quest’anno sono stati scritti insieme da famiglie ucraine e russe. È stato annunciato ieri con la pubblicazione delle varie “Stazioni”. Saranno meditazioni cariche di drammatiche domande, rivolte a Dio: “Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?”. Laicamente Domenico Quirico scrive oggi sulla Stampa: “Abbiamo capito, con la vista resa forse più acuta dall'orrore, che per l'ennesima volta per il Potere l'uomo è solo un chiodino, una vite, un mezzo meccanico, universale e di facile uso, che per di più costa pochissimo”.
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: