Funerali di regime
Addio di Teheran al presidente Raisi: il regime si ricompatta. Stretta sui dissidenti. Francia Spagna e Belgio con la Corte dell'Aia. Usa minacciosi. "Nuova destra" ue con Le Pen e Meloni, senza Afd
Il regime iraniano si ricompatta mentre i funerali di Ebrahim Raisi, il presidente morto domenica scorso nell’incidente dell’elicottero che lo trasportava, approdano a Teheran, la capitale. Il lungo rito delle esequie terminerà domani. Mentre le forze armate iraniane hanno avviato un'indagine sull'incidente e hanno inviato una squadra di investigatori sul posto. Guido Olimpio sul Corriere elenca i molti sospetti e interrogativi che gravano su quanto accaduto. Ma certo per il regime degli ayatollah la spiegazione dell’incidente tecnico resta la più rassicurante. Quanto alle manifestazioni di dissenso, proprio in concomitanza con l’addio a Teheran si sono strette le misure contro i cittadini iraniani che on line, o in altre occasioni, mostrino la loro avversione al regime. Come spiega bene l’approfondimento di Mauro Primavera della Fondazione Oasis, la questione della successione a Raisi appare sempre più una vicenda interna ai rapporti di forza nel regime. Prevarrà la continuità ma le domande riguardano le scelte da fare in vista delle elezioni del 28 giugno. Secondo Washington l’establishment iraniano deve scegliere tra la possibilità di aprire le elezioni anche agli esponenti moderati oppure di limitare i candidati con il rischio di una bassa affluenza alle urne.
Il giorno dopo la richiesta choc del procuratore inglese della Corte Penale internazionale, l’occidente si divide sul possibile mandato di cattura a Benjamin Netanyahu. Francia, Spagna e Belgio si schierano a difesa delle prerogative della Corte e invitano a confrontarsi col merito delle accuse. Gli Usa invece minacciano di sanzioni l’Aia se sarà dato seguito alla richiesta del Procuratore. Domenico Quirico sulla Stampa ribalta la prospettiva e paventa una “giuridicizzazione” utopica delle relazioni internazionali. Per Quirico l’effetto della Corte è per ora quello di ricompattare Israele al suo interno, ri-unirlo all’alleato Usa e forse permettere una nuova invasione di Rafah, questa volta con maggiore consenso (ne scrive la stampa americana). In questa visione anche l’ordine di arresto per Vladimir Putin della stessa Cpi avrebbe inasprito la guerra, invece che favorire il negoziato.
A proposito dell’Ucraina, oggi il Corriere pubblica un appello di personalità europee a favore di un negoziato che metta fine alle ostilità provocate dall’invasione russa. Fra i firmatari italiani ci sono Luciana Castellina, il fisico Carlo Rovelli (ne parliamo anche dopo) e il filosofo Giangiacomo Migone. Mentre sul Sole 24 Ore Beda Romano fa il punto della trattativa nella Ue per far entrare, entro giugno, l’Ucraina nell’Unione.
Con un po’ di enfasi Libero titola sulla “nuova destra” europea, perché Marine Le Pen ha preso le distanze dagli estremisti tedeschi dell’Afd, aprendo così un dialogo ravvicinato con Giorgia Meloni che guida il gruppo dei Conservatori europei. Libero riflette la soddisfazione di Matteo Salvini che con la Le Pen fa parte del gruppo europeo Identità e democrazia. Ci sarà una “strategia comune” fra i due raggruppamenti dopo il voto dell’8-9 giugno.
Matteo Zuppi ha aperto l’assemblea dei Vescovi italiani parlando dei problemi del Paese e del contributo della Chiesa (titolo di Avvenire: Un’Italia da ricucire”). Massimo Cacciari commenta la sua presa di posizione e scommette: “Se la Chiesa sarà segno di contraddizione, avrà al suo fianco laici pensanti”.
Torna il redditometro per verificare le tasse degli italiani. Lo ha annunciato il sottosegretario Leo, che sta mettendo a punto un decreto ad hoc. C’è qualche polemica nel centro destra, perché la lotta contro questo strumento era sempre stato un cavallo di battaglia dei partiti di maggioranza.
L’Osservatore Romano ha pubblicato un articolo molto interessante del fisico italiano Carlo Rovelli, autore di best seller e famoso in tutto il mondo per la sua opera di divulgatore scientifico. Lo scienziato confessa, da non credente, di sentirsi molto vicino a papa Francesco, dopo aver seguito la visita di Bergoglio a Verona sabato scorso.
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LA FOTO DEL GIORNO
L’immagine ritrae un enorme poster nelle strade di Teheran con la fotografia del presidente iraniano Ebrahim Raisi, che è morto per la caduta del suo elicottero, domenica scorsa. Oggi i funerali nella capitale iraniana.
Foto: Arash Khamooshi per il New York Times
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Il Corriere della Sera torna ad occuparsi del governo Meloni: Redditometro, alleati divisi. Così come La Stampa: Il redditometro spacca il governo. Il Sole 24 Ore spiega: Redditometro, ecco le nuove regole. Per Il Messaggero: Il caso del Redditometro. Controlli con più garanzie. Il Giornale è sulla stessa linea: Nuovo redditometro. Cambiano i controlli. Dell’inchiesta di Genova si occupa La Repubblica: Fondi neri sul conto di Toti. Mentre Il Fatto esalta l’indagine sull’ex capo dei Ros: Stragi, indagato Mori: governo a gamba tesa. Il Domani torna sul Medio Oriente: Gaza, la Cpi imbarazza l’occidente. I 50 giorni che cambieranno l’Iran. Come il Quotidiano Nazionale: Senza tregua. Mentre La Verità sottolinea gli scontri fra chi agita le proteste: Botte da orbi tra compagni per chi è più filo palestinese. Libero annuncia il nuovo asse Meloni-Salvini-Le Pen: Nasce la nuova destra. Avvenire rilancia le parole del cardinal Matteo Zuppi: Un’Italia da ricucire. Mentre il Manifesto si concentra sui migranti scaricati nel deserto senza pietà: Scarti d’Europa.
FOLLA PER RAISI, IL REGIME SI RICOMPATTA
Migliaia dietro al feretro del presidente Raisi, morto nell’incidente di domenica, a Tabriz, Qom, Teheran. Le lezioni tra un mese e il regime si ricompatta. Ma la sfida è la successione della Guida Suprema Alì Khamenei. Francesca Luci per il Manifesto.
LE OPPOSIZIONI: QUI PUÒ SOLO PEGGIORARE
Il racconto di Gabriella Colarusso per Repubblica: chi manifesta il dissenso è scettico. Il regime degli ayatollah sta usando la morte del Presidente per rafforzarsi.
L’INCIDENTE TECNICO E I SOLITI SOSPETTI
L’incidente tecnico dell’elicottero resta l’opzione più “comoda” per il regime. Ma pesano alcuni sospetti su quanto è accaduto a Raisi. L’analisi di Guido Olimpio per il Corriere.
“LOTTA PER IL POTERE MA NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ”
Mauro Primavera offre un’analisi nell’approfondimento speciale della Fondazione Oasis. Con la morte del Presidente iraniano si apre una lotta reale di potere per la successione. Ma all’interno di una certa continuità.
L’ OCCIDENTE È GIÀ DIVISO SULL’AIA
Francia, Spagna e Belgio si schierano a fianco della Corte Penale dell’Aia. Gli Usa minacciano sanzioni. Mentre la stampa usa rivela che ci sarebbe un accordo per l’invasione di Rafah. Il punto del giorno dopo le accuse dell’Aia è di Davide Frattini per il Corriere.
“NETANYAHU DOVRÀ RISPONDERE ALL’ULTIMATUM”
Secondo Anshel Pfeffer, analista politico ed editorialista di Haaretz, la mossa di Benny Gantz obbliga il premier israeliano a prendere una decisione entro l’8 giugno. Per Avvenire Fiammetta Martegani.
QUIRICO: LA CPI NON AIUTA LA TREGUA
Secondo Domenico Quirico la richiesta di arresto per Netanyahu e Gallant da parte della Corte non favorisce la tregua e la fine dell’invasione di Gaza. Così come era accaduto per l’Ucraina con l’incriminazione di Putin.
LA STAMPA USA: ACCORDO SULL’INVASIONE DI RAFAH
Alessia Grossi per Il Fatto ricostruisce le mosse Usa nei confronti del governo israeliano. Ci sarebbe un accordo per l’invasione “limitata” di Rafah e un piano per il dopoguerra.
ZELENSKY SCADUTO MA NON SI PUÒ VOTARE
La guerra in Ucraina. Lunedì è scaduto il mandato del presidente Volodymyr Zelensky. La legge marziale vieta le elezioni. Però c’è chi è già pronto alla sfida: il sindaco di Kiev Klitschko, l’ex presidente Poroshenko e l’ex capo delle forze armate Zaluzhny. Giacomo Gambassi per Avvenire.
APPELLO EUROPEO: NEGOZIARE ORA
Diverse personalità europee hanno firmato un appello in cui chiedono di aprire un negoziato per la fine delle ostilità fra Russia e Ucraina. Fra gli italiani Luciana Castellina, il fisico Carlo Rovelli, il filosofo Giangiacomo Migone. Dal Corriere della Sera.
L’INGRESSO DELL’UCRAINA NELLA UE
Ma i veri negoziati che vedono per ora protagonisti i Paesi europei riguardano l’ingresso dell’Ucraina nella Ue. Sulla procedura, che dovrebbe iniziare entro giugno, fa il punto Beda Romano per Il Sole 24 Ore.
INTESA MELONI-LE PEN: NASCE LA NUOVA DESTRA UE
Marine Le Pen rompe con gli estremisti tedeschi di Afd. Matteo Salvini plaude: i conservatori europei, Ecr, guidati da Giorgia Meloni potrebbero avere «strategie comuni» con Identità e democrazia dopo il voto. Per il Giornale Adalberto Signore.
A SORPRESA TORNA IL REDDITOMETRO
Sembrava accantonato per sempre dalle indagini dell’Agenzia delle Entrate, invece ricompare il redditometro con un decreto del sottosegretario Leo. Ma divide la maggioranza. Per il Corriere Mario Sensini.
ZUPPI: “L’ITALIA È DA RICUCIRE”
Il presidente dei Vescovi Matteo Zuppi mette in luce le priorità da porre al centro del cammino della comunità ecclesiale in Italia: «Viviamo in una Babele segnata dalle ombre di guerre che non si fermano e paralizzano nella paura. È necessario saper guardare “in alto”, unica condizione per vedere lontano». Ecco il testo della sua introduzione ai lavori della Assemblea generale, pubblicato da Avvenire.
NUOVI SOSPETTI SUI FONDI DI TOTI
Alla vigilia dell’interrogatorio dei Pm emergono nuovi sospetti sui trasferimenti di denaro sui conti privati di Giovanni Toti. La cronaca è di Giuseppe Guastella e Andrea Pasqualetto per il Corriere.
IL GOVERNATORE PREPARA LA SUA DIFESA
Attraverso il suo avvocato il presidente della regione Liguria annuncia che si difenderà e risponderà a tutte le domande dei giudici inquirenti. Poi le decisioni sul fronte politico. La cronaca di Repubblica.
NUOVA INCHIESTA SU MILANO-CORTINA
Olimpiadi Milano-Cortina, l’ex Ad e il manager indagati. «Favori per gli appalti». L’inchiesta sul contratto per i servizi digitali e sul logo dei Giochi. Luigi Ferrarella per il Corriere.
INDAGATO IL GENERALE MORI
Stragi di mafia, Mario Mori indagato. Le nuove accuse: sapeva delle bombe mafiose. La destra contro i Pm. Alfredo Mantovano riceve il generale a Palazzo Chigi: “Meriterebbe gratitudine”. Luca Serranò per Repubblica.
TAXI, SCIOPERO AL 90 PER CENTO
Servizi pubblici. A quasi un anno dal decreto Asset nulla è cambiato nell’offerta di auto bianche nelle grandi città. Intanto la categoria ha scioperato con un’astensione del 90% dei tassisti, disordini a Roma. Flavia Landolfi e Vittorio Nuti per Il Sole 24 Ore.
MIGRANTI, RAPPORTO CHOC: “SCARICATI NEL DESERTO”
Un’inchiesta condotta da cinque testate internazionali mette nel mirino Bruxelles: dà soldi e mezzi alle autorità nordafricane per abbandonare nel deserto migliaia di persone. Giovanni Maria Del Re per Avvenire.
“PERCHÉ I TAXI DEL MARE NON SONO MAI ESISTITI”
Si conoscono le motivazioni della sentenza di Trapani: 490 pagine spazzano via anni di menzogne sulle navi umanitarie. I «taxi del mare» non sono mai esistiti, perché non sono mai esistite le consegne concordate o gli accordi con i trafficanti. Giansandro Merli per il Manifesto.
NAGEL: “PRIMO TAGLIO DEI TASSI A GIUGNO”
Joachim Nagel, il presidente della Bundesbank, ha incontrato il Corriere, El Mundo, Handelsblatt e Les Echos per un’intervista collettiva. Dice: “Possibile un primo taglio dei tassi a giugno”. Federico Fubini.
ELEZIONI IN INDIA: LA PARTITA DI MUMBAI
Elezioni in India. Nella grande baraccopoli di Mumbai scommessa rischiosa per il premier Narendra Modi. Marco Masciaga per il Sole 24 Ore.
TALITHA KUM, LOTTA ALLA TRATTA
Dal Kenya al Nepal agli Usa: alla seconda assemblea della rete Talitha Kum, storie di donne che hanno subito sfruttamento e violenza. E che nel loro cammino di liberazione ora sono speranza per altri. Domani saranno in udienza da papa Francesco. Giuseppe Muolo per Avvenire.
CACCIARI: “SE LA CHIESA SARÀ SEGNO, SARÀ IMPORTANTE PER TUTTI”
Da diverse settimane Avvenire sta sviluppando un dibattito su cattolicesimo e cultura, avviato dagli interventi di Pierangelo Sequeri e Roberto Righetto e al quale hanno poi partecipato Gabriel, Forte, Petrosino, Ossola, Spadaro, Giaccardi, Lorizio, Massironi, Giovagnoli, Santerini e Cosentino, Zanchi, Possenti, Alici, Ornaghi, Rondoni, Esposito e Sabatini. Oggi intervista a Massimo Cacciari. Gianni Santamaria.
CARLO ROVELLI: “MI SENTO VICINO AL PAPA”
Articolo molto interessante sull’Osservatore Romano del fisico italiano Carlo Rovelli, famoso in tutto il mondo per i suoi libri di divulgazione scientifica. Rovelli commenta la visita di papa Francesco a Verona e scrive: “Da non credente mi sento vicino al papa e alla Chiesa”.
UNA MOSTRA PER GAE AULENTI
Una mostra alla Triennale di Milano celebra l’architetta Gae Aulenti, a dodici anni dalla sua scomparsa. “Ha girato tutto il mondo per renderlo più bello”.