La Versione di Banfi

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Guerra assurda e crudele

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Guerra assurda e crudele

Papa Francesco chiede: "È stato fatto tutto il possibile per fermarla?". Putin parla allo stadio. Biden raduna 9 Paesi a Bucarest. Misterioso piano cinese. Meloni stretta da Fi e Lega, Il Cav è offeso

Alessandro Banfi
Feb 23
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È davvero un “triste anniversario” quello che cade fra stasera e domani. Il mondo è avvelenato dalla guerra, che, come ha detto lunedì sera Alessandro Bergonzoni con un gioco di parole, è diventato una “cosa pacifica”. Infatti sui giornali l’occasione di un anno dall’invasione russa dell’Ucraina fa spesso affiorare soddisfazione. A volte entusiasmo. È rimasto Papa Francesco a ricordare a tutti che si tratta di una «guerra assurda e crudele». E a fare una semplice domanda che non si può eludere e che va anzitutto posta ai grandi della terra: «È stato fatto tutto il possibile per fermare la guerra?». Il Papa lo ha domandato nel Mercoledì delle Ceneri, chiedendo alle autorità ad impegnarsi per trovare una soluzione negoziale. Stanotte ci sarà la marcia straordinaria per la pace da Perugia ad Assisi. E fino a domenica saranno tante le manifestazioni in tutta Italia (nel pomeriggio di sabato 25 a Firenze ci sarà una catena umana intorno agli Uffizi). Ma la diplomazia internazionale viaggia su altre costanti. Ieri il presidente Usa Joe Biden ha riunito a Bucarest nove Paesi europei che sono diventati i suoi principali interlocutori e ha detto loro: «Siete in prima linea nella nostra difesa collettiva. Proteggeremo ogni centimetro. Gli Usa sono fortemente impegnati per la sicurezza dell’Europa». A Mosca il ministro degli esteri cinese Wang Yi ha incontrato Vladimir Putin ma la “soluzione politica” proposta da Pechino è ancora misteriosa. Intanto il capo del Cremlino, dallo stadio Lushniki, ha proseguito il duello a distanza con il leader statunitense. «La forza è nella nostra unità. Tutto il nostro popolo è il difensore della patria», ha detto alla folla riunita. La Moldavia è in allerta per la decisione russa di revocare il decreto sulla sovranità del Paese. Le autorità hanno offerto un corridoio d’uscita ai soldati di Mosca di stanza in Transnistria, la zona filo russa.

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