I volti e le storie della guerra
Assedio a Kiev e offensiva totale di Putin: sotto le bombe ci sono persone e non simboli. La violenza bellica vorrebbe cancellare tutto. Ma il mondo vuole la pace. La testimonianza di Gemma Calabresi
Ore e giorni drammatici. Dove il dolore per le vittime e la violenza della guerra sembrano togliere spazio ad ogni altra cosa. Anche oggi la stampa italiana è giustamente monopolizzata dalla cronache e dai commenti sull’offensiva russa in Ucraina. Kiev è sotto assedio e Vladimir Putin ha deciso un attacco totale. Mentre l’Europa sta decidendo in queste ore misure economiche talmente drastiche da mettere in crisi non tanto l’apparato militare di Mosca quanto la stessa stabilità finanziaria della Russia. Il prezzo sarà molto salato anche per gli occidentali, Italia e Germania soprattutto. Ma, dice Mario Draghi, “siamo in guerra”. Oggi ci saranno due riunioni straordinarie, convocate in modo virtuale: quella del G7 e quella dei Ministri degli Esteri della Ue.
È inquietante l’alternativa posta dal presidente Usa Joe Biden, intervistato dalla tv americana: o le sanzioni oppure la terza guerra mondiale. Ma ci si chiede: se le sanzioni non hanno finora fermato l’offensiva di Putin, come faranno a fermare la Terza guerra mondiale? Intanto l’Occidente, Italia compresa, invia aiuti militari alla resistenza ucraina. I nuovi missili Javelin anti-tank, da telecomandare elettronicamente sugli obiettivi, spediti ai soldati di Zelensky, ricordano gli Stinger che gli Usa fornivano ai mujaheddin afghani contro gli invasori sovietici negli anni Ottanta.
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: