“Il disarmo è un dovere morale”
Lo dice Papa Francesco all'Angelus. Bombe e carestia a Gaza, niente tregua. Escalation sull'Ucraina, si va al conflitto diretto? Bufera sul dossieraggio all'Antimafia. Perché da noi mancano i taxi
Proprio mentre è percepibile un po’ di eccitazione bellicista sui nostri giornali per il colpo della Marina militare che ha abbattuto il drone degli Houthi nel Mar Rosso, è papa Francesco a lanciare un grido contro la guerra da piazza San Pietro. “Auspico vivamente”, ha detto all’Angelus, “che la comunità internazionale comprenda che il disarmo è innanzitutto un dovere, il disarmo è un dovere morale”. Sembra una voce isolata in un momento dove il mondo corre, a rotta di collo, ad armarsi sempre di più, rompendo remore e indugi. A Gaza si muore di fame e di bombe. Com’è accaduto (vedi Foto del Giorno) ai gemellini palestinesi Wissam e Naeem Abu Anza, un bimbo e una bimba, nati solo quattro mesi fa quando la guerra era già iniziata. Sono morti la notte scorsa sotto le bombe vicino a Rafah insieme a gran parte della loro famiglia. C’è una raffica di dimissioni fra i portavoce dell’esercito israeliano, forse legate alla strage degli affamati di giovedì.
Fra sei giorni inizia il Ramadan. Scrive Sami al-Ajrami nel suo Diario da Gaza: “È la prima volta che affrontiamo un Ramadan di questo tipo, e nessuno si è fatto vivo. Non il Ministero della religione di Gaza. Non gli imam locali, che se non sono morti, legati come sono ad Hamas, hanno gettato le tonache. E nemmeno le autorità religiose di un qualunque Paese vicino. La gente si sente abbandonata a sé stessa quando più avrebbe bisogno di Dio”.
Sulla guerra in Ucraina oggi è Domenico Quirico sulla Stampa a scrivere ciò che da un po’ di giorni (dopo le dichiarazioni di Macron, del capo del Pentagono Usa e dopo le polemiche su Scholz) appare evidente: Stati Uniti e Russia danno l’impressione di essere pronti a scendere in campo direttamente in uno scontro bellico senza precedenti. Sostiene Quirico: “Ormai si è convinti, rassegnati o entusiasti (nei due campi esistono gli uni e gli altri), che la guerra per procura stia per finire”. Sbaglierà per eccessivo pessimismo? C’è da sperarlo.
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