La Versione di Banfi

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Il filo di Arianna

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Grazie al caso della sorella, forse nel mirino, Giorgia Meloni ricuce con Salvini e Tajani, mandando un segnale ad Arcore. Blinken in Israele chiede la tregua. Putin ricorre alla leva. Addio a Delon

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Alessandro Banfi
ago 19, 2024
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Il filo di Arianna
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Giorgia Meloni rilancia i sospetti espressi ieri dal Giornale. Forze occulte, fra politica, media e magistratura, starebbero lavorando per mettere sotto accusa la sorella Arianna. È verosimile, ma “sarebbe gravissimo” dice. Ma che cosa c’è di concreto nel complotto rivelato ieri da Alessandro Sallusti? Nei giorni scorsi, prima della chiusura per ferie, erano state presentate due interrogazioni parlamentari di Maria Elena Boschi e Raffaella Paita di Italia Viva sul ruolo di Arianna Meloni nelle nomine governative. Le interroganti citavano articoli de Il Fatto e della Repubblica. Per il resto si tratta di supposizioni, forse corroborate da notizie riservate. Cose però ancora molto lontane da inchieste penali. Il Giornale stamattina sottolinea molto il paragone con il metodo usato contro Silvio Berlusconi. In questo senso l’uscita politica della premier sembra anche rivolta ai familiari del Cavaliere, una “suasion” in favore dell’unità, condita dal solito vittimismo (“non vedono l’ora di mandarmi a casa”). La domenica di ieri è stata infatti un momento politicamente importante per Giorgia Meloni, che sembrava assente e silente da diverso tempo. Una domenica completata dall’incontro faccia a faccia con quel Matteo Salvini, che era apparso molto critico sulle armi italiane in Ucraina, e dalla telefonata con Antonio Tajani, capo di una Forza Italia attiva sul fronte della cittadinanza, dell’emergenza carceri e non solo. Surrogato pugliese di quel vertice a tre saltato ai primi di agosto. Davvero Arianna ha offerto a Giorgia quel “filo” necessario per ricucire e rinforzare gli strappi della sua maggioranza.   

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