Il Senato approva
Varata la legge anti-migranti: solo 82 mila ingressi per lavoro, protezione speciale limitata. Si torna a Salvini. La Ue ci critica su balneari e Mes. Lula e il club della pace. Mattarella: leggete
Dunque il Senato approva. Nel nome di una strage di 90 persone morte a cento metri dalle coste italiane senza soccorso, il “decreto Cutro” prevede nuovo norme contro i migranti. Restringe ad un terzo delle domande gli ingressi regolari, alimenta la propaganda. Esulta Matteo Salvini: «Il nuovo decreto immigrazione recupera lo spirito e l'efficacia di quanto avevo fatto da ministro dell'Interno, rimediando a gravi storture introdotte dalla sinistra». In realtà, come nota Sergio Soave stamattina sul Foglio, “c’è l’esplicito impegno ad agire nel rispetto dei trattati internazionali sottoscritti”: un’ovvietà che oggi è necessario ribadire e che per fortuna è stata introdotta nelle modifiche al testo. Non c’è però da farsi illusioni. Culturalmente la partita è persa: nella considerazione di molti italiani, che hanno voluto alle elezioni una svolta patriottica, gli stranieri non sono uomini come noi. Sono pericolosi invasori. Sono sotto uomini, il cui destino è meno interessante degli orsi del Trentino. Gli imprenditori italiani ne avevano chiamati al lavoro 250 mila? Il decreto ha concesso il permesso per soli 82 mila lavoratori stranieri. Gli altri 168mila sono stati scartati.
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