La Versione di Banfi

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Il vero nodo è il MEF

alessandrobanfi.substack.com

Il vero nodo è il MEF

Meloni critica Draghi sul Pnrr e alza la tensione con gli alleati sui tecnici. La partita vera è chi sarà Ministro dell'Economia. Anche per i mercati. Direzione del Pd. Putin decreta russa la centrale

Alessandro Banfi
Oct 6, 2022
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Scontro tra Giorgia Meloni e Mario Draghi. Ieri la leader di Fratelli d’Italia è tornata tra i suoi e in una riunione dell’esecutivo di Fratelli d’Italia ha criticato la mancata attuazione del Pnrr: “Ci sono ritardi evidenti e difficili da recuperare”, ha detto. Osservazione che non è piaciuta a Palazzo Chigi. Mario Draghi ieri ha riunito proprio la cabina di regia sull’attuazione del Piano. Meloni e Forza Italia (i cui ministri si sono dimessi quando Berlusconi fece cadere il governo) non vi hanno partecipato ma è stata l’occasione per il premier uscente per dire quello che gli preme: se i tempi non fossero stati rispettati, Bruxelles non avrebbe versato l’ultima tranche di 21 miliardi. Per una curiosa coincidenza, sempre ieri l’agenzia di rating Moody’s ha avvertito il nostro Paese sulle riforme da attuare. Secondo gli analisti finanziari, le mancate riforme per l'attivazione dei fondi del Pnrr e la pressione del debito sono le due principali incognite che gravano sull'Italia. La vera questione dietro queste polemiche è solo una: chi vuole nominare Giorgia Meloni al Ministero dell’Economia. Come scrive stamattina Stefano Folli su Repubblica: “Tutto o quasi si riassume nella rilevanza di tale dicastero. A cominciare dalla continuità con l’esecutivo Draghi, che non è una prova di trasformismo su cui fare dell’ironia”. Anche il nervosismo degli alleati, al di là della batosta elettorale di cui sono stati vittima, si spiega così. Dalla partita vera sul futuro la premier in pectore vuole tenere fuori Salvini e Berlusconi, loro lo percepiscono e scalpitano. Come ha detto ieri Meloni ai suoi, è lei che “ci mette la faccia”.

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