Kiev al contrattacco
Gli ucraini sostengono di avere messo in crisi i russi nel Donbass. Continua il braccio di ferro sul grano bloccato ad Odessa. Il Papa vorrebbe andare a Kiev. Produzione industriale in calo
I destini della guerra si decidono nel Donbass, la parte orientale del Paese, territorio che fin dall’inizio è stato oggetto delle brame territoriali di Mosca. La notizia delle ultime ore è che Kiev contrattacca. Notizia diversa rispetto a quelle degli ultimi giorni, in cui sembrava, dalle stesse dichiarazioni di Volodymyr Zelensky, che ci fossero ben poche speranze per l’esercito ucraino di fronte allo spiegamento delle forze militari russe. Una settimana fa si parlava di vittoria imminente di Mosca sul campo. Che le cose si fossero complicate per il Cremlino, per la verità, era emerso anche dai cambiamenti al vertice delle forze armate. È di 48 ore fa la rimozione del generale russo Alexander Dvornikov, protagonista delle spedizioni militari della Russia in Siria e Cecenia. Al suo posto un altro generale, Gennady Zhidko, ex comandante del distretto militare orientale e vice ministro della Difesa russo. Ora gli esperti militari ipotizzano che la guerra di resistenza ucraina possa dare frutti inaspettati e che i russi siano caduti di nuovo in una serie di errori e di “trappole”, come nel primo mese di guerra.
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