La Versione di Banfi

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La Boris Exit

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Il premier inglese Boris Johnson deve mollare. Anche se vorrebbe restare. Pagliaccio o statista? Putin minaccia: in Ucraina non abbiamo ancora fatto sul serio. Draghi incassa la fiducia, a tempo

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Alessandro Banfi
lug 08, 2022
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Boris Johnson aveva cercato negli ultimi mesi di salvare il suo destino di premier, già segnato da una serie di errori e figuracce, sponsorizzando in modo teatrale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il grande apprezzamento degli ucraini (sicuramente giustificato) e il suo ostentato atlantismo anti europeo non l’hanno invece sottratto al suo destino. La politica deve tenere conto dell’immagine, ma spesso conta la sostanza. Il partygate, lo scandalo della festa di Boris il rosso durante il lockdown, è il simbolo di un mezzo fallimento sulla pandemia. Ma non solo: troppe bugie, troppi scandali. Deportare i migranti irregolari in Ruanda o promettere le morti per virus non sono state solo trovate mediatiche. La drammaticità dei problemi inglesi anzitutto economici, dovuti alla difficile uscita dall’Europa, un processo che Johnson non è stato in grado di governare, ha spinto i parlamentari, compresi quelli del suo partito, a cercare un’altra soluzione. Ci vuole un governo forte, serio, credibile. Come ha scritto il Times di Londra, l’Inghilterra vuole tornare ad essere “un Paese serio”.

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