La bufala dei “taxi del mare”
"Il fatto non sussiste": dopo sette anni cade la criminalizzazione dei soccorsi delle Ong. Caso Scurati, oscurato il monologo per il 25 aprile dalla Rai, ma è un comizio. 194, Parolin difende la vita
Ci hanno costruito anni di propaganda: trasmissioni di Rete 4, comizi elettorali di grillini e leghisti, editoriali in cui hanno sollevato il sentimento razzista della gente. Invece i famigerati “taxi del mare” non c’erano. Il caso su cui i ministri Marco Minniti (PD), Matteo Salvini e Matteo Piantedosi (Lega) hanno costruito la criminalizzazione dei soccorsi in mare era stato montato ad arte. Un poliziotto era stato persino infiltrato a bordo ma non sono state trovate prove di traffici illeciti. Lo dicono oggi i giudici di Trapani dopo sette anni di indagini: «Il fatto non sussiste». Sono stati prosciolti tutti gli imputati della nave Iuventa accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ora quella nave è inservibile (vedi Foto del Giorno) mentre sono state migliaia in queste sette mesi le vittime del Mediterraneo. Il processo si è chiuso così, senza nemmeno aprire la fase dibattimentale. I membri dell’equipaggio della nave della ong Jugend Rettet erano stati accusati insieme ad altre persone di Medici senza frontiere e di Save the Children, che oggi dicono: in tutta questa vicenda il vero obiettivo sono e restano i migranti.
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