La guerra anti uomo
Week end di raid russi sull'Ucraina. Kiev: usiamo le mine anti-uomo. Il Papa: pace e dialogo. Trump: ho fermato l'Iran. Gaza si tratta ancora, coloni scatenati. Scontro Cassazione-governo sui Cpr
«Sorelle e fratelli, continuiamo a pregare perché dovunque tacciano le armi e si lavori per la pace attraverso il dialogo». All’Angelus di ieri nuovo appello di papa Leone (qui il testo integrale) mentre il mondo aumenta la velocità della corsa verso il conflitto. Nel fine settimana si è riaccesa violenta la guerra in Ucraina. Tra sabato e domenica la Russia ha colpito l’Ucraina con 537 tra missili e droni, sarebbero morti tre civili. In reazione Kiev ha deciso un passo drammatico: Volodymyr Zelensky ha annunciato che per difendersi il suo Paese si è ritirato dalla Convenzione di Ottawa, che considera illegittimo produrre, stoccare e sotterrare mine antiuomo. Qualche giornale stamane pubblica la foto storica di Lady Diana, quando animò una campagna di sensibilizzazione internazionale contro l’uso di questi ordigni, che ebbe successo. Le mine antiuomo seminano morte e distruzione per anni, ecco perché la comunità internazionale le aveva messe al bando. È un altro gradino sceso verso l’inferno di un mondo che non riconosce più regole internazionali riconosciute da tutti e da tutti osservate.
Il Presidente usa Donald Trump continua a dire di aver distrutto il nucleare iraniano (vedi Foto del Giorno), lo ha fatto in un’intervista fiume alla tv Fox News. Ma secondo il capo dell’Aiea Rafael Grossi l’Iran potrebbe tornare ad essere in grado di arricchire l’uranio nel giro di qualche mese. Nella stessa occasione The Donald ha annunciato di aver trovato dei ricchi compratori per la branca statunitense di TikTok, il social cinese.
Le ultime notizie su Gaza. I generali dell’esercito israeliano hanno assicurato di aver aperto un’inchiesta interna dopo l’inchiesta del giornale Haaretz sui soldati che hanno sparato sulla folla accalcata per ottenere il cibo. Ron Dermer, il consigliere più vicino a Benjamin Netanyahu, è oggi alla Casa Bianca per discutere con Donald Trump della possibilità di riaprire il negoziato per il cessate il fuoco. La Stampa pubblica un reportage di Francesca Mannocchi sull’espansione dei coloni in Cisgiordania: un piano di insediamenti illegali israeliani che sta rendendo invivibile la Cisgiordania per i palestinesi e aumenta esponenzialmente il numero delle vittime. Dall’inizio del conflitto a Gaza, secondo le Nazioni Unite, 943 palestinesi sono stati uccisi da coloni o forze di sicurezza.
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