La guerra è ad una svolta?
Gli americani spiegano "la dottrina Austin": non solo più difesa, ma indebolire Mosca. E vengono sabotati due depositi di petrolio in Russia. Riunione Nato e missione Onu. Polemiche per il 25 aprile
C’è da sperare che questa volta Domenico Quirico si sbagli. Sulla Stampa scrive infatti stamattina che siamo arrivati al punto di svolta della guerra, con il viaggio dei capi americani dell’Amministrazione Biden a Kiev. La cosiddetta “dottrina Austin”, dal nome del generale americano a capo del Pentagono, cambierebbe l’obiettivo occidentale del conflitto: non più solo l’aiuto agli ucraini per resistere all’invasione russa, ma l’indebolimento della Federazione russa. Ieri il generale ha infatti dichiarato: “Noi crediamo di poter vincere. Anzi, Kiev può vincere”. Il Cremlino ha subito ribattuto: la Nato è in guerra per procura contro di noi. Non sono solo parole. Ieri c’è stato un attacco mirato in territorio russo che ha colpito a Bryansk, a cento chilometri dal confine. Due incendi disastrosi sono scoppiati in contemporanea in due grandi depositi di carburante vicino alla città. Non si sa se gli ucraini abbiano usato droni o addirittura un commando di sabotatori sul suolo nemico.
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