La lezione del Grande Borghese
Eugenio Scalfari lascia un suggerimento ai parlamentari che devono decidere la sorte del governo Draghi: l'interesse del Paese spinge spesso al compromesso. Che è poi la vera arte della politica
Le coincidenze ci dicono sempre qualcosa. Ieri, 14 luglio, è morto Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica e uno dei più influenti giornalisti italiani. Lo stesso giorno Mario Draghi ha dato le dimissioni da Presidente del Consiglio, segnando un passaggio drammatico che conclude l’esperienza di un governo di solidarietà e di emergenza nazionale cui hanno contribuito tutti i partiti, con l’eccezione di Fratelli d’Italia. Si potrebbe dire melanconicamente che tutto finisce, anche le vicende di maggior successo. Ma c’è forse un’altra considerazione che possiamo fare guardando ai destini incrociati di un grande giornalista-editore e dell’esperienza di un governo giunto al capolinea.