La Versione di Banfi

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La morte di Raisi

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Il presidente iraniano è morto nella caduta del suo elicottero. Giallo sulle cause. Presto nuove elezioni. Gantz-Netanyahu sfida continua. Meloni a Madrid: "Cambiamo l'Europa". Chico Forti a Verona

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Alessandro Banfi
mag 20, 2024
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La morte di Raisi
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All’alba di oggi in Italia, intorno alle 5, la Mezzaluna Rossa ha confermato che il presidente dell’Iran Ebrahim Raisi è morto. È stato infatti ritrovato, dopo ore e ore di ricerca ostacolate dal maltempo, l’elicottero su cui viaggiava. Ora è ufficiale: il mezzo si è schiantato al suolo in una regione montuosa dell’Iran nord-occidentale e i passeggeri sono tutti morti. Fra di loro anche il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian, il governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati e il leader della preghiera del venerdì di Tabriz Mohammadali Al-Hashem. Già sui giornali di stamattina (che davano ancora Raisi “disperso”) si analizzano i possibili motivi dell’incidente. L’elicottero su cui viaggiava il presidente fa parte dei mezzi acquistati a suo tempo dallo Scià e i ripetuti embarghi occidentali nei confronti di Teheran potrebbero aver causato la mancanza di ricambi originali e quindi una cattiva manutenzione. Ma ovviamente, essendo l’Iran in guerra con Israele, non si può escludere un sabotaggio.

Che cosa accadrà ora in Iran? Gli oppositori del regime hanno esploso fuochi d’artificio alla notizia dell’incidente, mentre l’ayatollah Alì Khamenei, vera “Guida Suprema” del Paese, ha invitato il popolo a pregare. La Costituzione, spiega Greta Privitera sul Corriere, stabilisce che in questi casi le funzioni di governo passino al vicepresidente e che nuove elezioni saranno indette entro 50 giorni. Potrebbe essere l’occasione di un cambio di regime? Lo capiremo da quello che accadrà nei prossimi giorni, anche se gli analisti più accreditati appaiono scettici.

Gli Usa hanno tenuto a sottolineare il loro atteggiamento di collaborazione con Teheran, soprattutto per evitare un’escalation in una regione già fortemente destabilizzata dalla crisi di Gaza dopo il 7 ottobre. Anche la prima reazione di Israele è parsa molto prudente.

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