«La pace passa dall'Europa»

Macron al Corriere: "Siamo noi europei a dover dialogare con Putin". Borrell, Ue, pensa solo alle armi. Il Papa sulla tregua pasquale. Accordo sul gas col Congo e nuovo impianto eolico a Taranto

Prima di tutto un’importante comunicazione di servizio per i lettori di questa newsletter.

IERI PROBLEMI DI SPEDIZIONE DELLE E-MAIL

Per tutta la giornata di ieri abbiamo avuto problemi di trasmissione della Versione. Molti abbonati ci hanno segnalato di non avere ricevuto la e-mail. Nonostante che ci fossero state due spedizioni: una alle 8.10 e l’altra alle 10.43 del mattino. Ho inviato anche un avviso, sempre via e-mail e via social, ma non so quanto sia stato letto. Mi scuso per i disagi. Spero che oggi funzioni tutto.

Veniamo ad un’altra giornata di guerra. Ieri due annunci contrastanti. I russi hanno detto di aver conquistato Mariupol, mentre gli ucraini sostengono che i miliziani di Azov resistono nell’acciaieria. Sono vere entrambe le cose: Putin si fa riprendere al Cremlino mentre ordina al redivivo Ministro della Difesa di non entrare nell’acciaieria ma di assediarla. Kiev confida che i miliziani possano resistere. Gli analisti militari valutano la guerriglia contro i resistenti di Mariupol molto rischiosa per l’esercito russo. Intanto ieri la premier danese Mette Frederiksen e il premier spagnolo Pedro Sánchez hanno fatto una visita a Kiev, incontrando Volodymyr Zelensky. Ma l’Europa non appare affatto unita, né sulle armi, né sulle sanzioni. Il presidente cinese Xi Jinping è tornato ieri a condannare le misure economiche dell’Occidente contro la Russia, senza esprimersi direttamente sulla guerra. Mentre il Presidente usa Joe Biden ha annunciato nuovi aiuti militari per l’Ucraina per 800 milioni di dollari.

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