La scheda dei russi
Medvedev da Mosca chiede agli europei di punire i "governi stupidi". Letta vuole un gesto della Lega. Intanto si chiudono le liste e Calenda presenta il programma. Erdogan cerca un bis dopo il grano
I russi piombano sulla campagna elettorale italiana. È il solito Dmitrij Medvedev a fare il lavoro sporco di Mosca. Usa il social Telegram per dire che gli elettori europei devono “esprimere non solo una silenziosa insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma dire anche qualcosa di più chiaro. Ad esempio, chiamarli a rendere conto, punirli per la loro palese stupidità", ha scritto l'ex presidente russo. Il riferimento all’Italia è indiretto ma chiarissimo. “Ingerenza” secondo il nostro ministro degli esteri Luigi Di Maio. C’è imbarazzo in chi fino a ieri aveva avuto un buon rapporto con Mosca. Sì perché l’attacco di Medvedev è paradossale: mette in difficoltà i potenziali alleati del Cremlino. Così Enrico Letta può affondare il colpo e chiedere conto alla Lega di sciogliere la società fondata con un partito russo che sostiene Vladimir Putin. Per la strategia di Mosca vuol dire fare terra bruciata dei residui rapporti diplomatici con l’Europa occidentale. Se volete stare al caldo quest’inverno, rinunciate alla vostra democrazia… Messaggio violento e ricattatorio.
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