La sconfitta di Conte e Salvini
Dati netti dalle urne per i Comuni: Lega nei guai, spariti i 5 Stelle. Vincono la Meloni e Letta. Exploit anche di Calenda. I russi accerchiano il Donbass. Mosca elogia il Vaticano. Draghi in Israele
Inutile fare giri di parole. Il test amministrativo di domenica scorsa in termini politici ha dato un responso molto netto. La Lega di Matteo Salvini è in crisi profonda. I 5 Stelle sono letteralmente spariti dalle preferenze degli italiani: sotto il 5 per cento, e per essere di manica larga. Grande affermazione di Giorgia Meloni, che aumenta i consensi ovunque e anche al Nord. Grande tenuta del Partito Democratico, la cui funzione di garanzia di sistema resta, nonostante la strategia del “campo largo” sia anch’essa messa in dubbio dalla realtà. Carlo Calenda ha avuto un nuovo successo, dopo l’exploit delle amministrative di Roma. A conferma che una posizione intelligente e affidabile di centro conservi ancora un certo fascino nell’elettorato. Come dimostra l’altro exploit a sorpresa, quello dell’ex centrocampista della Roma Damiano Tommasi, che sfiderà nel ballottaggio il sindaco uscente Federico Sboarina nella nerissima Verona. Non ci saranno ripercussioni a breve sui destini del governo di Mario Draghi. Semmai questo voto dovrebbe stimolare un dibattito sulla nuova legge elettorale (che comunque andrà fatta prima delle prossime politiche). Si resterà maggioritari o si tornerà proporzionali?
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