La vendetta di Beirut
Ucciso il numero 2 di Hamas in Libano. Stasera parla Nasrallah: il rischio dell'allargamento della guerra. Veglione con pistola: indagato Pozzolo. Oggi la tv compie 70 anni
Un’avvertenza iniziale: la Versione di Banfi nei giorni delle Feste natalizie ha una forma diversa dal solito, leggermente più agile. Siamo presenti con la stessa cadenza di uscita dei giornali quotidiani, ma con un approccio più rilassato. Alla fine di questa introduzione, della Foto del Giorno e dei titoli dei quotidiani, trovate direttamente il link degli articoli scelti in pdf. Come sempre, non tutti gli articoli riportati integralmente saranno citati, ma sono comunque quelli ritenuti i più importanti della giornata. Buona lettura e buone feste.
Israele colpisce la dirigenza di Hamas a Beirut con l’azione mirata e chirurgica di un drone. È stato ucciso il numero 2 dell’organizzazione terroristica palestinese Saleh al-Arouri, mentre era nel suo ufficio libanese. Al-Arouri è il funzionario del grado più alto fra quelli ammazzati finora. È stato colpito assieme a Khalil al-Hayya, un alto esponente e membro del politburo di Hamas, oltre che a due comandanti delle Brigate Al Qassam e alle guardie del corpo. Stasera alle 18 è previsto un discorso di Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, che aveva già detto nei giorni scorsi che colpire obiettivi di Hamas in territorio libanese sarebbe stato accolto come una dichiarazione di guerra. Il discorso del capo sciita è previsto per la commemorazione dell’uccisione del generale Soleimani, capo delle Forze Quds della Guardia rivoluzionaria iraniana da parte degli Stati uniti il 3 gennaio 2020 all’aeroporto di Baghdad. Le date coincidono e sono ad alto valore simbolico. Il rischio di un’escalation diventa concreto.
Domenico Quirico sulla Stampa commenta: «Oggi la guerra è regolata dalla perfidia, a quella che era un tempo la strategia dei terrorismi si uniformano senza ipocrisia gli eserciti regolari, alle prese con l'enigma irrisolto di debellare un avversario imprendibile, che non si inchina alla maggiore potenza. La reciprocità è il principio della guerra. E così tutti, anche le democrazie, devono scendere sul terreno della violenza pura».
Il Fatto riporta stamattina una statistica sul boom della vendita mondiale di armi. Gli affari vanno a gonfie vele. Gli ordinativi ricevuti dai maggiori gruppi mondiali “sono vicini ai massimi storici”, mentre prosegue il boom delle azioni in Borsa, scrive il Financial Times. Il quotidiano della City di Londra ha calcolato che in soli due anni il portafoglio ordini complessivo delle 15 maggiori aziende mondiali di armi e difesa è aumentato del 10,9%, da 701,2 miliardi di dollari alla fine del 2020 a 777,6 miliardi di dollari a fine 2022.
A proposito di armi, sui giornali italiani si scrive ancora moltissimo del colpo di pistola esploso da un deputato di Fdi ad una festa di Capodanno. Lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi sono i reati ipotizzati dalla Procura di Biella nei confronti del deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo. Sulla Stampa parla stamattina anche la vittima, Luca Campana, 31enne di Candelo. Pozzolo, in un interrogatorio durato quasi sette ore, ha subito ammesso di aver portato con sé il mini revolver, detenuto regolarmente con porto d’armi, ma non di aver sparato; secondo la versione del deputato di FdI, sarebbe stato Campana a ferirsi da solo nel rendergli la pistola che era caduta a terra. Ma ci sono testimoni presenti nella sede della Pro Loco di Rosazza, 70 chilometri da Torino, in provincia di Biella, dove tutto è accaduto. E smentiscono la versione del deputato.
Quanti sono oggi deputati e senatori a detenere legalmente una pistola? E hanno mai potuto portare le armi dentro le Camere? Sono in molti a chiederselo. E forse andrebbe richiesta su questo punto più trasparenza sui rappresentanti del popolo, visto che la faccenda è di interesse generale e non può restare un fatto privato.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha scritto nell’Allegato VI della legge di Bilancio, appena pubblicata, che i Ministri devono tagliare i loro bilanci. E non poco: 2 miliardi e 21 milioni per quest’anno, altri 2,4 nel 2025 e quasi 2,5 nel 2026. Nel triennio coperto dalla manovra i tagli ai ministeri ammontano nel complesso a circa 6,8 miliardi di euro, che diventano 7,6 considerata la sforbiciata da 800 milioni dell’anno scorso. Per alcuni ministri, come Matteo Salvini, Guido Crosetto, Matteo Piantedosi, Antonio Tajani e Carlo Nordio, sarà un vero e proprio salasso.
Una lettera ufficiale di Sergio Mattarella è stata inviata alla premier Giorgia Meloni e ai presidenti di Camera e Senato di Sergio Mattarella sul ddl Concorrenza approvato dalla Camera a dicembre. Le nuove norme, nota il Colle, contraddicono le regole europee e le sentenze prodotte dai tribunali amministrativi, dalla Corte costituzionale e dalla Corte di giustizia. Per questo il Capo dello Stato si aspetta “a breve” ulteriori iniziative, “indispensabili” per correggere il tiro. Mattarella non ha potuto respingere la legge senza firmarla perché l’adozione del ddl Concorrenza entro il quarto trimestre dell’anno era infatti uno dei traguardi previsti dal Pnrr.
Preoccupazioni su Avvenire sono manifestate dalle associazioni che si occupano dei diritti dei disabili. Dopo l’istituzione da parte del governo del Fondo unico per l’inclusione, che avrà una dotazione di 552 milioni, le associazioni dicono: occorrono nuove risorse e maggiori garanzie per chi si occupa di soggetti fragili. Migranti, il sindaco di Porto Empedocle annuncia: la nuova struttura è pronta, faremo solo identificazione. A Lampedusa molti gli sbarchi: 2.839 presenze in una settimana.
Si parla anche di Intelligenza artificiale sui quotidiani di oggi. Il vescovo Vincenzo Paglia su Avvenire ricorda che «Papa Francesco, con il Messaggio per la Pace, invita la comunità internazionale a un «trattato vincolante che regoli lo sviluppo e l’uso della intelligenza artificiale nelle sue molteplici forme». Domenico Agasso sulla Stampa intervista il teologo francescano Paolo Benanti, membro – unico italiano – dell'Organo consultivo delle Nazioni Unite per l'AI, che dice: «Se riusciremo a inserire in Chat GPT la capacità di dubitare delle proprie risposte avremo realizzato qualcosa che rispetterà molto di più la natura di donne e uomini». Più fiducioso si dice Carlo Rovelli sul Quotidiano Nazionale.
Per le altre notizie dall’estero, ancora l’Ucraina in primo piano. Ieri la Russia ha compiuto un nuovo grosso attacco contro le città di Kiev e Kharkiv. Almeno cinque persone sono state uccise e centinaia sono rimaste ferite. Le forze ucraine hanno risposto attaccando la città russa di Belgorod con almeno 8 missili. Paolo Valentino sul Corriere della Sera analizza i problemi di Volodymyr Zelensky e scrive fra l’altro: «Secondo un’indagine a campione dell’Istituto internazionale di sociologia di Kiev, solo il 54% degli ucraini è convinto che il Paese sia sulla giusta strada. È un segnale, secondo il direttore Wladimir Paniotto, che una certa stanchezza della guerra si faccia strada anche fra la popolazione. Anche la popolarità di Zelensky è in calo, scesa dal 98% all’inizio della guerra al 60% attuale».
In Corea del Sud c’è stato un attentato al leader dell’opposizione sudcoreana Lee Jae-myung, che aveva perso di un soffio le presidenziali del 2007. L’assalitore di 66 anni si chiama Kim di cognome, nome sudcoreano comunissimo, e nonostante indossasse una corona di plastica blu con scritto “Sono io Lee Jae-myung,” la dozzina di agenti della scorta non è riuscita ad evitare che conficcasse una lama di 18 centimetri nel collo del leader, per ora sopravvissuto. In Nicaragua nelle ultime due settimane sono stati imprigionati 15 preti, un vescovo e due seminaristi. La “Navidad negra”, il “Natale nero”, così i media nicaraguensi hanno definito la sfilza di arresti di sacerdoti cominciata il 25 dicembre potrebbe protrarsi oltre Capodanno.
A proposito di Chiesa, Martina Pastorelli sulla Verità intervista don Roberto Regoli, docente di Storia della Chiesa alla Pontificia Università Gregoriana, che torna su Joseph Ratzinger e sostiene: «Come intuì Benedetto, il cattolicesimo è ridotto a piccolo gregge. Il papato del tedesco fu la risposta alla duplice crisi di fede e ragione. Le divisioni politiche si superano rimettendo al centro Cristo»
Proprio oggi cade il compleanno della Televisione italiana. 70 anni fa, il 3 gennaio del 1954, infatti, iniziavano le trasmissioni ufficiali. Il Corriere della Sera ospita un articolo di Walter Veltroni che ricorda suo padre Vittorio, primo direttore del Telegiornale. Qui potete vedere (o rivedere) “Storie della Tv la partenza”, una puntata di Rai Storia dedicata agli albori della televisione. In essa viene raccontata la storia di mio nonno Alessandro, ingegnere, protagonista, con Sergio Bertolotti, del primo esperimento di trasmissione di tv in Italia.
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LA FOTO DEL GIORNO
Questa immagine ritrae l’Airbus A 350 della Japan Airlines proveniente da Sapporo che si è incendiato sulla pista dell'aeroporto di Tokyo Haneda, urtando in fase di atterraggio un Bombardier DHC8 della Guardia costiera, impegnato nel soccorso alla popolazione colpita dal terremoto. Miracolosamente, tutti i 367 passeggeri e i 12 membri dell’equipaggio sono riusciti a mettersi in salvo. Morti invece cinque dei sei militari a bordo del Bombardier.
Foto Ansa
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
Il Corriere della Sera mette in primo piano i guai del deputato di Fdi: Festa e spari, indagato Pozzolo. La Stampa riporta la testimonianza della vittima: “Ferito da Pozzolo, potrei denunciarlo”. Il Domani tematizza le ripercussioni politiche: Indagato Pozzolo, il pistolero di FdI. Meloni e Salvini costretti alla tregua. Provano a difendere il governo Il Giornale: La sinistra spara a casaccio. E Libero: Ecco tutta la verità sul pistola del veglione. Mentre Repubblica valorizza la lettera alle Camere del Capo dello Stato sulla concorrenza: I paletti di Mattarella. Il Messaggero annuncia: Auto ecologiche, arriva il bonus. Avvenire riporta le preoccupazioni delle Associazioni: “Diritti dei disabili: i fondi non bastano”. Il Quotidiano Nazionale punta sull’ottimismo di Carlo Rovelli a proposito di Intelligenza artificiale: Affidiamoci alla scienza. Il Sole 24 Ore racconta l’inizio d’anno dei mercati: Borse, il caso Apple frena il rally. Il Fatto insiste sull’indagine che ha portato all’arresto di Tommaso, scrivendo del padre Denis: “Il detenuto Verdini insegnava come nascondere le mazzette”. Il Manifesto si occupa dell’uccisione mirata del numero 2 di Hamas da parte degli israeliani: Sindrome libanese. La Verità denuncia: Nuovo slogan dei democratici: “Le elezioni sono pericolose”.
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