La Versione del venerdì: un'estate open air
Il commento di Alessandro Banfi per 10alle5 Quotidiana
Sono un ultra sessantenne e ogni tanto mi tocca andare di ricordi. L’edizione più bella, vista in vita mia, del Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare? Una sera di giugno a Regent’s Park, Londra, sotto un cielo chiaro fino alla fine di quello straordinario spettacolo all’aperto. Il ricordo più affascinante della Roma dei primi anni Ottanta, per me che ero, allora, appena emigrato dal Nord? Il cinema sulle dune di Ostia, copyright Renato Nicolini. Questi due ricordi sono riaffiorati con intensità in questi giorni, in cui si parla tanto di riaperture e di nuovo inizio, oltre che per bar e ristoranti, anche per gli spettacoli teatrali e cinematografici. Con l’arrivo della bella stagione, e soprattutto facendo tesoro delle ultime conferme che arrivano dalle ricerche scientifiche, val la pena di vivere un’estate 2021 con fantasia, tenendo presente la sicurezza.
Uno studio dell’Health Protection Surveillance Center, l’agenzia irlandese che si occupa delle malattie trasmissibili, ha infatti certificato che all’aperto le possibilità di prendere il Covid-19 sono davvero ridotte al minimo. I numeri parlano chiaro: su 232 mila 164 casi registrati in Irlanda fino al 24 marzo di quest'anno, soltanto 262 sono il risultato di trasmissione avvenuta all'aperto, pari allo 0,1% del totale. Ed è solo l’ultima evidenza scientifica che va nello stesso senso di altri studi. Dunque è molto utile concentrarsi sia nella vita pubblica sia nella nostra vita privata su questa realtà: l’Italia, con il suo clima da favola, ci dà una possibilità in più per vivere un’estate di amicizie e di frequentazioni sociali. Ma dobbiamo pensare tutto all’aperto: i lavoratori dello spettacolo hanno occupato il Globe Theatre di Villa Borghese. È la strada giusta! Organizziamo le attività fisiche da palestra nei parchi e nei giardini, sui balconi e sulle terrazze.
Andiamo a vedere soprattutto Teatro e Cinema all’aperto. Anche prima del Covid le Arene venivano proposte in Italia. Moltiplichiamo queste occasioni. Chiediamo visite guidate di arte e bellezza nelle nostre città gioiello, il più possibile all’aperto. Le stesse discoteche andrebbero permesse solo open air, spingendo adesso i proprietari di locali a trovare soluzioni all’aperto.
Il caldo ci può aiutare, nei prossimi mesi conterà molto il comportamento di ogni persona, la capacità di essere responsabile, anche individualmente. I giovani soprattutto sono i più provati dal lunghissimo lockdown, ma anche coloro che, ad esempio l’anno scorso, avevano provocato la ripresa del virus, pensando ad un generalizzato “liberi tutti”. Insieme alla campagna vaccinale sarà il nostro modo di comportarci a definire tutto. Riprendiamo in mano il nostro destino: passiamo una grande estate all’aperto, di ripresa consapevole di libertà, di contatti sociali e amicizie. In sicurezza.