Lampedusa, Europa
Oggi la Von der Leyen sull'isola. Ma Salvini è a Pontida con la Le Pen. Domani il governo vara nuove norme: nuovi centri, detenzione a 18 mesi, blocchi e rimpatri. Pace, spiragli dalla Cina
Lampedusa scoppia. Lo sbarco di massa di settemila persone negli ultimi giorni mette a dura prova le strutture della prima accoglienza. Giorgia Meloni incassa però una risposta positiva al doppio appello subito lanciato all’interno della sua maggioranza e verso Bruxelles: Matteo Salvini dice che la premier sta facendo “miracoli” e Ursula von der Leyen sarà oggi sull’isola siciliana. Anche Francia e Germania chiariscono i termini della polemica sulla redistribuzione dei migranti. Resta però da affrontare un problema epocale e che rivela molte difficoltà per chi deve passare da anni di opposizione solitaria alla responsabilità di governo. Domani si riunirà il Consiglio dei Ministri e le misure annunciate appaiono tutte centrate sul tema securitario e dell’ordine pubblico: blocco navale (anche se non si può chiamare così), detenzione fino a 18 mesi, creazione di nuovi centri di raccolta e rimpatri. Ieri sera il ministro degli Interni Matteo Piantedosi lo ha spiegato alla platea di Italia Viva, durante la Festa nazionale di Santa Severa. Su Avvenire il terzo settore esprime critiche: ridurre tutta la vicenda ad una questione di sicurezza e di polizia è un grave errore. Intanto stamattina alle 10 a Pontida Matteo Salvini porta Marine Le Pen davanti alla tradizionale platea leghista: il messaggio è già evidente nella preparazione dell’appuntamento. Nonostante la vicinanza a parole: nella stessa domenica la premier sarà con Ursula mentre il vice premier sarà con la Le Pen. In primavera si voterà per le elezioni europee..
Ma il governo non deve solo fronteggiare l’emergenza migrazioni. Ci sono sempre la Nadef e la legge di bilancio da preparare. In cassa, rispetto allo stesso mese dello scorso anno, mancano 4,5 miliardi ma il “buco” reale è in realtà anche superiore. Perché c’è un calo del 7,7% dell’export italiano registrato dall’Istat a luglio. In più dalla riunione spagnola dell’Ecofin arriva una conferma: dal primo gennaio 2024 torna in vigore il Patto di stabilità.
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