Le lacrime di Francesco
La guerra continua e il Papa si commuove pregando di fronte all'Immacolata. Primo giovane giustiziato in Iran. Si teme per altri 11. Nuova tensione con Parigi. Contanti alle stelle per la Ue
Cerimonia dell’Immacolata ieri a Roma in piazza di Spagna. Il Papa si commuove e deve interrompersi nella sua preghiera per la pace davanti alla statua mariana, proprio quando dice: «Vergine Immacolata, avrei voluto oggi portarti il ringraziamento del popolo ucraino per la pace che da tempo chiediamo al Signore»… La realtà della guerra invece pesa come un macigno e si aggiunge all’angoscia per le popolazioni civili, vittime anche del gelo invernale e del buio nelle città. Come scrive Lorenzo Cremonesi, nella sua corrispondenza oggi per il Corriere, “la guerra continua, non si vede alcuno spazio per una tregua o spiraglio di negoziato”. Soprattutto non si vede da Kiev. Nonostante che fra quattro giorni cominci a Parigi una Conferenza sulla ricostruzione futura dell’Ucraina che per un po’ ha fatto sperare. Ieri comunque Usa e Russia hanno proceduto ad uno scambio di prigionieri. Come ai tempi della guerra fredda, lo scambio è avvenuto in un aeroporto, ma questa volta del Medio Oriente, ad Abu Dhabi. Da una parte c'era la star del basket statunitense Brittney Griner, dall'altra il “mercante di morte” russo Viktor But. Dalla Casa Bianca Joe Biden ha minimizzato la vicenda, sostenendo che agli Usa non è stata grande possibilità di scelta, né di trattativa.
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