L’Italia rompe con l’Europa sulle Ong
L'ossessione contro il soccorso in mare isola Roma. Battibecco Tajani-Baerbock a Berlino. Varata la Nadef, lo spread sale a 200. Putin annuncia nuove armi nucleari. Esodo armeno dall'enclave
L’ossessione contro il soccorso in mare (Cutro fu una fatalità?) e contro il ruolo delle Ong nel Mediterraneo hanno portato l’Italia alla rottura con l’Europa. Ieri in due occasioni si è manifestata la contrarietà di Roma al nuovo patto sui migranti: durante la riunione dei Ministri degli Interni dei 27 e nella visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani a Berlino. Nel difficile tentativo di trovare un nuovo accordo europeo di gestione dei flussi migratori, il nostro Paese si è tirato ieri indietro proprio su una frase proposta ieri nel testo di compromesso dagli spagnoli. La frase dice: «Le operazioni di aiuto umanitario, secondo gli standard europei, non dovrebbero essere considerate come strumentalizzazione dei migranti quando non vi è l’obiettivo di destabilizzare l’Unione o uno Stato membro». Letto il passaggio, Piantedosi ha chiesto tempo per un approfondimento.
È evidente che il braccio di ferro con la Germania sui finanziamenti alle Ong ha scoperto il nervo dell’obbligo del soccorso in mare. Lo ha confermato poi il battibecco a Berlino, davanti ai giornalisti, fra il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani e l’omologa tedesca Annalena Baerbock. Per Tajani le Ong sono una “calamita” per i profughi. Mentre per la ministra tedesca «ogni vita umana conta e ogni persona che muore nel Mediterraneo è una di troppo». Vedremo se alla fine si troverà una mediazione e soprattutto che cosa farà l’Europa. È clamorosamente evidente che “reprimere” e “contenere” non basta, come ricordava monsignor Giuseppe Baturi.
Ieri peraltro molti contenuti e dati sono stati offerti alla riflessione dalla Conferenza della Fondazione Oasis a Milano, Cambiare rotta. I migranti e l’Europa, che si è tenuta nella Aula Cripta dell’Università Cattolica. Nei prossimi giorni saranno pubblicati gli importanti interventi sul sito della Fondazione. Ne parlano oggi Avvenire e il Riformista. Qui sotto un’immagine dell’evento, che potete vedere sul canale Youtube della Fondazione:
Se volete continuare a leggere, potete iscrivervi subito e SE NON SIETE GIÀ ABBONATI, cliccate su questo pulsante verde: