Marocco devastato dal sisma
Più di duemila morti, 300 mila senza tetto: il Marocco è in ginocchio. Difficile l'arrivo dei soccorsi. Il documento finale dei G20 condanna la guerra e il nucleare. Meloni polemizza con la Ue
Nella notte fra venerdì e sabato un violentissimo terremoto ha colpito il Marocco. A Marrakech ci sono già 300 mila persone senza tetto. I morti sono più di duemila, i feriti 2.400. Il Re Maometto VI ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Ma i soccorsi fanno fatica a raggiungere le zone più colpite. Ieri all’Angelus il Papa ha pregato per le vittime (il testo integrale qui), dicendo: “Desidero esprimere la mia vicinanza al caro popolo del Marocco, colpito da un devastante terremoto. Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita – tanti! – e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori e quanti si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente; il concreto aiuto di tutti possa sostenere la popolazione in questo tragico momento: siamo vicini al popolo del Marocco”. I giocatori della Nazionale di calcio marocchina hanno donato il sangue in ospedale, i francesi in segno di lutto hanno spento la torre Eiffel. In Italia la comunità marocchina è la più numerosa e si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà, soprattutto nel nord Italia. Nei prossimi giorni raccoglieremo anche qui sulla Versione modi e strumenti per aiutare la popolazione marocchina colpita dal devastante sisma.
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