Meloni chiude la polemica
Marcia indietro di Salvini sul Colle mentre la premier smorza i toni. Per Netanyahu il piano di pace è "incompleto". Russia colpita dai missili Usa? Oggi si decide su Toti. Gb, Farrage si candida
Cerca di chiudere la polemica Giorgia Meloni. Va apposta in tivù e sottolinea la retromarcia di Matteo Salvini. Secondo il capo della Lega “non c’è stata nessuna critica” a Sergio Mattarella. In realtà la polemica sulla sovranità dell’Unione Europea non è affatto chiusa, perché i leghisti, da Borghi a Vannacci, hanno fatto di Bruxelles il primo bersaglio polemico di una campagna elettorale forsennata contro l’Unione. Il vero obiettivo di Matteo Salvini, come spiega bene Ugo Magri sulla Stampa, non è tanto il Capo dello Stato, ma è proprio la competizione a destra: il Capitano vuole presentarsi come “più puro e duro” della stessa Meloni in chiave anti-euro. Ma sono questioni di cortile italiano. Basta leggere le interviste del candidato socialista Nicolas Schmit (sul Corriere) e del presidente ungherese Viktor Orbán (sul Giornale) per comprendere quale sia, in termini di scelta politica, l’alternativa fra una maggioranza Ursula vecchio stile (con popolari e socialisti) e un nuovo asse popolari-destre, quello spinto dall’Economist, con Ursula-Giorgia-Marine. Vedremo.
Le notizie di oggi sul Medio Oriente sono un po’ meno incoraggianti. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cominciato ad avanzare delle riserve sul piano Biden di pace. Per lui sarebbe infatti “incompleto”, mentre ancora si attende la riposta ufficiale di Hamas, anche se finora le previsioni sono state favorevoli. La situazione dentro la Striscia resta drammatica.
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