Modello Albania
Meloni punta sull'immigrazione illegale denunciando ingerenze nel decreto flussi. Oggi è a Tirana. L'asse coi Popolari. Biden arriva in Francia. Il Papa e il voto dei romani per la liberazione
Giorgia Meloni (coadiuvata dal sottosegretario Alfredo Mantovano) impone la sua agenda politica a tre giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo e lo fa su un tema chiave: quello dei migranti. Ieri il colpo di scena. Ha presentato un esposto sull’attuazione del decreto flussi (i lettori della Versione sanno da qualche tempo che non sta funzionando) denunciando pericolose anomalie, soprattutto nel caso della Campania. Solo a Napoli le richieste di lavoratori stranieri superano quelle del Nord Est, denuncia la premier che sospetta un’ingerenza delle mafie. Oggi poi la premier sarà a Tirana, in Albania, dove visiterà i due Centri che accoglieranno gli stranieri in attesa dell’esame della loro richiesta d’asilo. Così la lotta all’immigrazione illegale diventa l’argomento su cui Meloni ha deciso di puntare nelle ultime ore della campagna elettorale per Strasburgo. Oggi tornerà sicuramente a spiegare il patto firmato mesi fa con il presidente albanese Edi Rama.
Non è un caso che alla fine, a differenza di Matteo Salvini e di Antonio Tajani, la premier abbia centrato questo argomento. È la materia del grande accordo (già raggiunto) della destra europea che lei guida, quella di Ecr, cioè dei Conservatori, con il Partito Popolare. Lo hanno spiegato chiaramente nelle scorse settimane Ursula von der Leyen e il presidente Manfred Weber: il principio su cui convergono con le destre è quello di esaminare le richieste di asilo fuori dalla Ue. È una forma di “esternalizzazione” del problema. Il modello Ruanda, fallito da Rishi Sunak per l’opposizione interna, si ripropone in Albania. Ma anche in Libia e Tunisia, dove Meloni guarda caso ha viaggiato insieme alla Von der Leyen.
Lucidamente Beda Romano sul Sole 24 Ore fissa la lettura del prossimo voto europeo proprio sulla quota di consenso che avranno le due destre in Europa (Ecr e Id di Salvini e Le Pen). Se insieme batteranno i socialisti, potrebbero sostituirli e prevarrebbe quell’alleanza già pronosticata dalla copertina dell’Economist con Ursula, Giorgia e Marine. Massimiliano Salini è uno dei più seri e competenti parlamentari uscenti, che cerca la riconferma nel Nord-Ovest con Forza Italia e spiega: “Non bisogna chiedere all’Europa di fare meno cose. Dobbiamo chiederle di fare bene le cose che deve, ma con meno leggi”. Riusciranno Tajani e c. a frenare gli estremismi delle destre?
Il Presidente americano Joe Biden sta per arrivare in Francia per celebrare gli 80 anni del D-day, lo sbarco degli alleati in Normandia, 6 giugno 1944. Emmanuel Macron non ha invitato i russi alle celebrazioni e anzi insiste (criticato da più parti) sull’ipotesi di spedire soldati francesi in Ucraina. Sale lo scontro, per ora verbale, tra Nato e Russia.
Quanto alla crisi in Medio Oriente, in un’intervista a Time lo stesso Biden è stato molto critico con Benjamin Netanyahu, accusato di “tirar in lungo la guerra per restare in sella”. Bibi, come lo chiamano in Israele, non ha ancora accettato il piano di pace americano e presto parlerà al Congresso usa. Intanto Repubblica racconta del saccheggio dei coloni ai Tir di aiuti alimentari diretti a Gaza.
Per tornare all’Italia, oltre ai migranti, ieri il Governo si è occupato di sanità, presentando alla stampa il decreto salta code: se c’è troppo tempo di attesa si potrà avvalersi dei privati. Ma ci sono dubbi sulle risorse da impiegare. Sempre ieri nuovi dati positivi di Istat e Ministero sul turismo in Italia che continua a crescere, anche più del pre-Covid.
Papa Francesco ha scritto una lettera ricordando la Liberazione di Roma e le migliaia di persone che si rivolsero il 4 giugno del 1944 all’icona Salus Populi Romani, in Santa Maria Maggiore. Come scrive Gian Guido Vecchi sul Corriere, “l’anniversario di quel voto è l’occasione di una nuova supplica, per la pace nel pianeta”. Il Papa ha richiamato le parole di Paolo VI all’Onu, nel 1965: «Arriverà mai il mondo a cambiare la mentalità particolaristica e bellicosa che finora ha intessuto tanta parte della sua storia?». Una domanda che «attende ancora una risposta» scrive nell’Europa e nel mondo di nuovo in guerra: «Non si può e non si deve cedere alla logica delle armi».
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LA FOTO DEL GIORNO
L’immagine ritrae Rahul Ghandi, leader del Partito del Congresso, che ha avuto un’affermazione elettorale non prevista alle elezioni in India, arrivando a raddoppiare i seggi conquistati nel 2019. Ha commentato Ghandi: “Gli elettori hanno punito l’arroganza di Modi”.
Foto: New York Times
Vediamo i titoli sui giornali di oggi.
LE PRIME PAGINE
La premier impone l’agenda elettorale sul tema migranti alla vigilia del suo viaggio a Tirana. Il Corriere della Sera: Migranti, Meloni: regia criminale nel decreto flussi. Gioco di parole riuscito del Manifesto che riecheggia la Bossi-Fini, ma bolla l’iniziativa: Bassi fini. Per Il Giornale invece è già una: Svolta, entra solo chi lavora. Anche Libero fiancheggia e spara: La mafia dell’immigrazione. Più oggettivo Avvenire: L’anomalia dei regolari. Il Domani attacca: Sanità, migranti, spread e lavoro. Meloni e la campagna delle bugie. A proposito di code, ecco il Quotidiano Nazionale valorizzare il nuovo decreto: Sanità, sì al piano anti-liste d’attesa. Per La Repubblica è una fregatura: Liste di attesa. Il bluff del governo. Il Fatto si rifugia su un tema manettaro: «L’eletto parla con l’indagato intercettato? Buttate i nastri». La Verità è ancora sul No Vax: Il sospetto: lockdown e vaccini hanno fatto più morti del Covid. La Stampa rilancia un’intervista al capo della Lega: Salvini: Io voto Vannacci. Il Sole 24 Ore riporta dati lusinghieri: Turismo da record oltre i livelli pre-Covid. Veneto al primo posto. Il Messaggero dedica l’apertura a Jannik Sinner, diventato il numero 1 di tennis nel mondo: Come lui nessuno mai.
MELONI: "CRIMINALI INFILTRATI NEL DECRETO FLUSSI"
Iniziativa di Giorgia Meloni che porta all’Antimafia un esposto sui migranti. In evidenza il caso Campania. Si teme una talpa tra le istituzioni: solo a Napoli le richieste di lavoratori stranieri superano quelle del Nord Est. Alessandra Ziniti per Repubblica.
E OGGI LA VISITA IN ALBANIA
La denuncia della premier è stata presentata alla vigilia della visita in Albania, dove visiterà i due centri per i migranti in attesa di asilo. Manuela Perrone per Il Sole 24 Ore.
MIGRANTI, IL TEMA VERO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI GIORGIA
È la lotta all’immigrazione illegale il tema che Giorgia Meloni ha deciso di cavalcare nelle ultime curve della campagna elettorale. Oggi vuole «aggiustare» la narrazione del patto firmato mesi fa con il presidente albanese Edi Rama. Monica Guerzoni.
“MA LA LEGGE NON FUNZIONA”
Parla a Giansandro Merli del Manifesto Fabrizio Coresi, tra i curatori del report di «Ero straniero» che denunciava i problemi del decreto flussi. Dice: «Il problema è che la legge così non funziona».
LE DESTRE E IL RISULTATO DELL’8-9 GIUGNO
Non è un caso che il tema migranti sia brandito da Meloni negli ultimi giorni di campagna elettorale per le europee, perché è il tema centrale nella possibile alleanza popolari-conservatori. Nella sua analisi per Il Sole 24 Ore Beda Romano spiega che la partita chiave è proprio il consenso che otterranno le destre di Ecr e di Id. Potrebbero battere i socialisti e sostituirli nelle alleanze.
PARLA SALINI: “IL NOSTRO RUOLO È INDISPENSABILE”
Massimiliano Salini è un europarlamentare uscente di Forza Italia che ha sempre lavorato seriamente. Cerca la riconferma. Dice: “Non bisogna chiedere all’Europa di fare meno cose. Dobbiamo chiederle di fare bene le cose che deve, ma con meno leggi”. Pietro De Leo per Libero.
PRESSING USA PER LA TREGUA A GAZA
Veniamo alla crisi in Medio Oriente. Joe Biden critica duramente il premier israeliano e dice: “Allunga la guerra per stare in sella”. Poi smorza i toni. Ma non c’è ancora l’accordo sul piano di pace Usa. Alberto Simoni per La Stampa.
IL CAMION DI AIUTI ASSALITO DAI COLONI
Fabio Tonacci racconta su Repubblica uno degli episodi accaduti per impedire l’arrivo degli aiuti ai palestinesi. L’autista del Tir racconta come un carico di zucchero è stato fermato dai coloni.
CRISTIANI A GERUSALEMME, ATTACCHI IN CRESCITA
Si moltiplicano gli attacchi ai cristiani in Israele e a Gerusalemme Est, secondo il report del Rossing Center for education and dialogue. L’articolo è di Luca Geronico per Avvenire.
SALE LO SCONTRO FRA LA RUSSIA E LA NATO
Il portavoce del Cremlino torna a minacciare l’Alleanza atlantica. Mentre gli Usa smentiscono di volere l’Ucraina nella Nato. Alessandro Parente sul Fatto
MACRON INSISTE: MANDIAMO I NOSTRI SOLDATI
L’Eliseo accelera sul possibile invio di militari per formare gli ucraini all'uso delle nuove armi occidentali. Volodymyr Zelensky è atteso nella capitale francese. Domani arriva Biden per il D-Day. Anais Ginori da Parigi e Gianluca De Feo da Roma per Repubblica.
TOTI RESISTE, SFIDUCIA BOCCIATA
Anche se ai domiciliari, Giovanni Toti resta il presidente della Liguria. La mozione di sfiducia nei suoi confronti, voluta dalle opposizioni, non ha raggiunto la maggioranza dei consensi. Per il Corriere Giuseppe Guastella.
SANITÀ, VARATO IL DECRETO SALTA CODE
In caso di lunghe attese, il Servizio sanitario pagherà le cure dal privato. Questo il senso del nuovo decreto, presentato ieri. L’incognita coperture: poche risorse nuove e si attinge a fondi già stanziati. Marzio Bartoloni per Il Sole 24 Ore.
RECORD NEI DATI DEL TURISMO IN ITALIA
Stranieri più della metà dei turisti in Italia: arrivano al 52,4%. Il Veneto al vertice nei dati dell’Istat e del Ministero del Turismo. Nel 2023 presenze a quota 451 milioni (+3,3% rispetto al periodo pre-Covid). Riccardo Ferrazza per Il Sole 24 Ore.
IL SUD GLOBALE IN VATICANO
Da oggi il Sud Globale in Vaticano. Parla l’ex ministro argentino Martin Guzmán, che spiega: “Il Fondo Monetario Internazionale è stato creato per solidarietà ma ora impone tassi iniqui a chi è in difficoltà. Invece deve tornare ad aiutare i Paesi poveri”. Rosaria Amato per Repubblica.
DIRITTO D’ABORTO? È UNA CONTRADDIZIONE
Iniziativa italiana dopo quella francese per cambiare la Costituzione, ma non esiste un diritto all’aborto. C’è semmai un diritto alla vita. Vittorio Possenti per Avvenire.
TIENANMEN, ANNIVERSARIO PROIBITO
Gianfranco Modolo racconta per Repubblica le misure di sicurezza a Pechino per evitare la memoria della peggior repressione del regime cinese, avvenuta il 4 giugno del 1989.
MODI NON VINCE, AVRÀ BISOGNO DI ALLEATI
Risultati a sorpresa in India, nel turno elettorale più lungo della storia. Il premier uscente Narendra Modi ottiene meno seggi del previsto e dovrà allearsi per fare un governo. Netta affermazione di Rahul Ghandi e del suo Partito del Congresso. Lorenzo Lamperti per La Stampa.
LETTERA DEL PAPA SULL’ICONA DI SANTA MARIA MAGGIORE
Gian Guido Vecchi, sull’edizione romana del Corriere della Sera, riferisce della lettera di Papa Francesco, che ha voluto ricordare la liberazione di Roma, avvenuta 80 anni fa, il 4 giugno del 1944, e il fatto che quel giorno migliaia di persone si rivolsero all’icona della Salus Populi Romani custodita in Santa Maria Maggiore.
MERAVIGLIA SINNER, NUMERO UNO SUL TETTO DEL MONDO
Molti e meritati articoli e titoli di oggi sul primato conquistato ieri da Jannik Sinner. È il primo tennista del mondo e sta per affrontare la semifinale del Roland Garros. Ecco un suo insolito ritratto di Giuliano Ferrara sul Foglio.