Morti per fame e per sete
A Gaza si dispera in un accordo: senza aiuti gravissima carestia fra i palestinesi. Primi morti nel Mar Rosso. Trump trionfa. Zelensky sfiorato da un drone. Melillo: "I dossier pilotati da qualcuno"
Sono in stallo i colloqui tra Israele e Hamas sul rilascio di ostaggi e per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Così stanno esaurendosi le speranze per un accordo da raggiungere prima dell’inizio del Ramadan, che comincia fra tre giorni. Intanto, come in Italia sottolineano Manifesto e Avvenire, crescono i timori di una carestia su vasta scala. Non sono più casi isolati le morti per fame e per sete anche di giovanissimi fra i palestinesi. Alcuni esperti delle Nazioni Unite prevedono decessi per i prossimi mesi, se non saranno consegnati gli aiuti che premono al confine con l’Egitto. Si è saputo che Israele, da parte sua, non accetta che nella lista dei prigionieri fornita da Hamas compaia Marwan Barghouti, il leader palestinese da anni in carcere, spesso presentato come il Mandela palestinese.
Primi morti nel Mar Rosso. Gli Houthi hanno colpito una nave greca: ci sono 2 morti e 3 dispersi fra i marinai del mercantile colpito. I ribelli yemeniti sostengono di aver centrato interessi economici degli Stati Uniti e che la loro azione finirà solo quando l’esercito israeliano lascerà Gaza. All’Italia è affidato il comando operativo navale in questa area.
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