Mr. B incolpa Zelensky
Audio filo russo di Berlusconi reso pubblico ieri. Dubbi su Tajani alla Farnesina. Oggi inizia Mattarella. Draghi in Europa combatte sul gas. Sgambetto dei 5S al Pd. Putin firma la legge marziale
Proprio nel giorno in cui Sergio Mattarella apre le consultazioni, il nuovo governo di Giorgia Meloni subisce un colpo terribile: l’alleato Silvio Berlusconi, parlando ai suoi parlamentari l’altro giorno, ha dato una lettura della guerra in corso che sembra quella dell’ex generale Nato Fabio Mini, se non proprio quella di Dmitrj Peskov, il portavoce del Cremlino. L’audio del discorso ai suoi è stato pubblicato ieri. In un’intervista al Corriere, il Cav ora cerca di correggere il tiro. C’è da fidarsi?
Il problema è che l’uscita del Cavaliere arriva dopo giorni di assedio e incursioni contro la premier in pectore, Giorgia Meloni. Il sabotaggio è iniziato con il mancato voto dei senatori di Forza Italia a Ignazio La Russa. Sabotaggio sventato da Meloni, ma non per questo meno grave. È del tutto evidente che, alla vigilia dal suo incarico, quello che manca alla nuova Presidente del Consiglio è una maggioranza solida e coesa. Ha ragione Antonio Polito quando pone stamattina sul Corriere il problema di una coalizione che deve ancora trovare un suo equilibrio, politico e parlamentare. È interessante notare che nell’elezione dei vicepresidenti, Forza Italia sospetti Fratelli d’Italia di avere dato una mano sottobanco a Maurizio Lupi, per creare il suo gruppo, che in futuro potrebbe accogliere i transfughi azzurri.
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