Nel segno di san Francesco
Papa Francesco radicale e deciso sul cambiamento climatico. Inizia il Sinodo. A Mestre c'era un buco nel guardrail. Intesa con la Germania: via le Ong dal testo Ue migranti oggi a Granada. Armeni soli
La strage del cavalcavia di Mestre sconvolge. Nonostante i filmati e le testimonianze, non è ancora chiaro che cosa sia davvero accaduto all’autista del bus, caduto dalla sopraelevata e precipitato sulla linea ferroviaria sottostante. Emerge che il guardrail si interrompeva per qualche metro e da quel “buco” sarebbe passato il mezzo nella catastrofe. Vedremo se nelle prossime ore si capirà meglio che cosa è accaduto. Intanto si fa il conto delle vittime e sono strazianti le vicende che dividono coppie, famiglie, gruppi. C’è anche spazio per una polemica politica, perché il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha puntato il dito contro la pericolosità dei mezzi elettrici a rischio incendio. Non è chiaro però se davvero l’autobus elettrico di fabbricazione cinese abbia preso fuoco per le batterie o per la linea elettrica ferroviaria. In questi casi un po’ di sobrietà e misura (almeno nei media) non guasterebbe. È chiaro che sullo sfondo ci sono le decisioni politiche sulla transizione ecologica e la guerra commerciale della Ue ai fabbricanti cinesi di mezzi di trasporto.
A proposito di ecologia, ieri il Papa ha diffuso, nel giorno di San Francesco d’Assisi, l’esortazione apostolica Laudate Deum, un “aggiornamento” della Laudato si’. Perentorio, deciso, esplicito: sono questi gli aggettivi che usano stamane i giornali, sintetizzando la lunga invettiva del Papa, che non ha mezzi termini contro il negazionismo sui cambiamenti climatici, diffuso anche nella Chiesa. È molto efficace anche sulla necessità di un multilateralismo dal basso, che sembra accogliere il grido del Sud globale. Bella l’intervista al Corriere di Carlìn Petrini (e il suo articolo per la Stampa). Qui trovate il testo integrale dell’esortazione apostolica in pdf, pubblicata integralmente da Avvenire.
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