No al carcere per chi chiede asilo
Il Tribunale di Catania libera tre migranti richiedenti asilo. Non possono essere detenuti. Meloni tratta con Scholz sulle regole. Kiev si ri-arma. Gli armeni dimenticati. Creati 21 nuovi cardinali
Dunque, la magistratura ha bocciato l’ultimo decreto del governo in materia di detenzione dei richiedenti asilo. Il Tribunale di Catania ha liberato tre migranti tunisini che erano stati oggetto di un provvedimento di fermo del Questore di Ragusa ed erano stati rinchiusi nel Centro di Pozzallo. Secondo la giudice Iolanda Apostolico, la nuova norma, appena varata dall’esecutivo, è illegittima perché viola la normativa comunitaria e la Costituzione, e perciò va disapplicata. Pesanti le reazioni politiche alla sentenza, che però coglie una questione reale e già dibattuta a livello europeo. Infatti, i pochi costituzionalisti intervenuti nei commenti sulle decisioni dell’ultimo Consiglio dei Ministri, avevano espresso molte perplessità. Ovviamente il governo ha annunciato che farà ricorso in sede giudiziaria, ma resta da capire che altra strategia verrà adottata visto che quella della “detenzione diffusa”, tanto voluta dal Ministero degli Interni, appare messa fortemente in crisi. I giornali della destra prefigurano complotti e attaccano la magistratura ma sarà difficile trovare un giudice che sentenzi in maniera opposta.
A livello internazionale continua il tentativo di trovare un accordo in sede europea per una nuova regolamentazione del problema ma la trattativa passa soprattutto fra uno scambio diretto fra Roma e Berlino. Com’è noto, i contrasti fra i due Paesi riguardano il soccorso in mare e il ruolo delle Ong. L’Italia ha congelato l’ultima stesura dell’accordo, redatto dagli spagnoli, che faceva esplicito riferimento al dovere di soccorrere vite umane in mare.
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